Poco più di un mese fa, sul prato di San Siro, si giocava Milan-Palermo. Il risultato finale ha visto i rossoneri vincere senza particolari affanni, chiudendo la pratica già nella prima frazione di gioco. Corsa, pressing, voglia di vincere non sono mancate in quel match e, a fine partita, i tifosi approcciavano al susseguente derby con la giusta carica. Aggiungendo che, dopo l’Inter, il Milan avrebbe affrontato l’Empoli in casa e il Crotone fuori, partite non semplici ma abbordabili, molti si sono sentiti con l’obiettivo (il piazzamento in Europa League) già in tasca. La vittoria sul Palermo invece, è stata l’ultima ottenuta dal Milan in campionato.
Corsa e pressing, ma anche qualità, questi i valori che nell’ultimo mese sono mancati alla linea mediana del Milan, impegnata a sviluppare una manovra lenta e prevedibile e a farsi sopraffare dalla fisicità dell’avversario. La corsa, la fisicità e una buona dose di qualità si sintetizzano bene in un giocatore della rosa del Milan: Juraj Kucka. La stagione del numero 33 è stata positiva, a tratti esaltante tanto da riuscire ad eguagliare il suo record di gol in campionato (3 reti contro Chievo, Fiorentina e Napoli, ai quali si aggiunge la marcatura al Torino in Coppa Italia), tuttavia nell’ultimo mese il rendimento del mediano slovacco si è abbassato. Le prestazioni di Kuco non sono state all’altezza di quelle del resto della stagione: la prematura sostituzione nel derby, la bocciatura contro l’Empoli e l’espulsione rimediata a Crotone sono lo specchio del precario momento di forma attraversato dal centrocampista ex Genoa. Probabilmente, lungo tutta la sua esperienza in rossonero, mai Kucka ha vissuto un momento così difficile.
This post was last modified on 11 Maggio 2017 - 17:35