Come riferito anche dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, le indagini relative all’inchiesta sui diritti tv proseguono. Secondo la Procura di Milano, Galliani e Bogarelli avrebbero gestito la Lega Calcio in maniera alquanto discutibile. Ma non finisce qui. Esisterebbe infatti ancora una lobby, composta dall’ex amministratore delegato rossonero e dal numero uno di Infront, in grado di avere un forte ascendente sulla Lega Serie A. Per questo motivo, i pm hanno presentato appello contro l’ordinanza di Gip di Milano, che aveva respinto la richiesta di arresto di Bogarelli e di altri due manager Infront. La Procedura è infatti convinta che ci siano possibilità che il reato venga ripetuto.
Il tutto mentre spuntano intercettazioni con protagonisti Lotito e Preziosi. Nella fattispecie, il numero uno della Lazio, al telefono con Galliani, ha manifestato il suo disappunto in merito alle possibilità che Abodi termini al vertice della Serie A: “Non esiste proprio, è un pericolo pubblico di totale inaffidabilità. Meglio Berettino, che non conta nulla“. Queste, invece, a tal proposito, le parole del patron del Genoa: “Beretta è un gatto che non graffia, è tranquillo, si fa gli affari suoi, non rompe, è di rappresentanza“.
This post was last modified on 13 Maggio 2017 - 13:06