Che sia per un minuto o per tutta la partita, prima o poi Gerard Deulofeu arriva. A volte ha trascinato la sua squadra come nel derby, altre volte ha illuminato la scena con un lampo improvviso, come quello di ieri al minuto 88 o quello di Bologna, quando scartò mezza difesa rossoblu prima di servire a Pasalic il più facile dei gol che permise ai rossoneri di ottenere un’epica vittoria in nove contro undici dopo una serata magari neanche troppo brillante.
E’ evidente che, nella rosa di un Milan dalla qualità certamente non eccelsa, un buon giocatore come Deulofeu faccia tutta la differenza del Mondo e lui stesso, evidenzia oggi La Gazzetta dello Sport, non è più quello triste che scaldava le panchine all’Everton, tanto da convincere (pare) il Barcellona ad esercitare il diritto di recompra per riportarlo là dove è cresciuto.
Insomma, quando mancano nove giorni al decennale della conquista della settima Champions League ad Atene contro il Livepool, Deulofeu fa tornare il Milan a sentire profumo europeo. Certo, è quella della “piccola” Europa League, ma in tempi di magra e con un Milan che ha voltato pagina nella sua storia ultracentenaria, è un passaggio fondamentale per il futuro del club rossonero. Ed ecco che dunque il club di Via Aldo Rossi farà di tutto per trattenere con sè il folletto iberico, divenuto ormai leader tecnico di una squadra che, pur arrancando, non molla mai.
This post was last modified on 14 Maggio 2017 - 10:03