Polemiche, insinuazioni, scoop, rinvii, caparre e molto altro. Alla fine il closing è arrivato. Qualcuno non ci credeva più, altri non ci hanno mai creduto. Tuttavia ieri il passaggio si è concretizzato, cambiando la storia del nostro club.
Le pagine del nuovo corso sono ancora intonse, bianche. I primi milligrammi di inchiostro parleranno di una rincorsa disperata all’Europa League, situazione non troppo dissimile dal primissimo Diavolo targato Berlusconi. Ironia della sorte.
Poi arriverà l’estate, ergo il mercato. Presto scopriremo il reale budget della nuova proprietà. Assieme ad esso dovranno essere delineate le strategie di breve, medio e lungo periodo. Quel che maggiormente è mancato nell’ultimo lustro.
Già dalle prossime settimane però, sarà fondamentale comprendere come i nuovi proprietari si muoveranno coi rinnovi più spinosi, come quello di Gigio Donnarumma, di Suso e la pubblica conferma di Montella, solo per citare tre casi che immaginiamo prestissimo saranno sulle scrivanie della nuova dirigenza
Proviamo a parlare di temi pragmatici, perché da tifosi, questi giorni sono emotivamente provanti e sarebbe complicato descrivere quel che sentiamo dentro di noi. Sarebbe eccessivo chiedere di vincere 29 trofei nei prossimi 31 anni. Più ragionevole chiedere di renderci orgogliosi sempre. Di rispettare la nostra storia e di lavorare con serietà per il nostro futuro.
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