L’euforia per il derby pareggiato al’ultimo respiro in questi giorni di festa ha lasciato spazio alle analisi tattiche e tecniche in casa Milan. E da due giornate possiamo registrare come due titolari abbiano perso il posto esclusivamente per scelte di mister Montella.
Parliamo di due difensori, Paletta e Vangioni. Storie diversi ma destini legati dallo stesso filo da Pescara in poi. L’ex Atalanta è stato un pilastro rossonero per trenta giornate, poi dall’errore in coabitazione con Donnarumma dell’Adriatico, non è più sceso in campo. Al suo posto Zapata non l’ha fatto assolutamente rimpiangere. A parte la zampata decisiva contro i cugini, il colombiano sia con Palermo che contro l’Inter ha giocato match gagliardi, con un altissimo livello di attenzione. Se la titolarità con i rosanero sembrava un turnover in vista dello spareggio coi nerazzurri, la conferma nel derby è un segnale che ha tutto il sapore della conferma. Paletta resta importantissimo per questa rosa ma non più insostituibile. Discorso diverso ma ugualmente da registrare per il terzino argentino. Dopo mesi di anonimato, in questo 2017, complice gli infortuni dei laterali rossoneri, ha trovato spazio e dall’epica impresa col Bologna non aveva più abbandonato l’out di sinistra. La brutta prova di Pescara e il rientro di Calabria hanno fatto propendere l’aeroplanino per scegliere il classe ’96 che ha difeso e spinto con grande qualità , regalando anche l’assist a Bacca in occasione del 3-0 contro il Palermo.
Cambiare due quarti della difesa ha portato un bottino di 4 punti, forse decisivi per entrare in Europa League. Tutti utili, nessuno indispensabile, in attesa di scoprire se torneranno a giocare dall’inizio il Milan ha scoperto una rosa affidabile e competitiva.