L’investitore coraggioso e l’abile tessitore: così l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport definisce Yonghong Li e Han Li, le due figure di riferimento, discrete e riservate, del nuovo Milan post-Berlusconi. Di loro si sa pochissimo, tanto in Cina quanto in Italia, sintomo del bassissimo profilo mediatico adottato dai due uomini d’affari cinesi. Pochi sorrisi davanti ai giornalisti che cercavano una dichiarazione, niente passeggiate per la città in cerca di visibilità.
Han Li è sbarcato a Milano domenica sera, per essere presente ad una serie di incontri tecnici con advisor, legali ed ovviamente con Marco Fassone. Ieri è stato lui ad apporre le firme necessarie al completamento del closing accanto a quella dell’a.d. di Fininvest, Danilo Pellegrino. Han Li si è formato come manager all’università di Boston ed è stato responsabile degli investimento del colosso Wanda Group. Oggi è direttore esecutivo di Rossoneri Sport Lux. e siederà nel Consiglio di Amministrazione del Milan.
Il nuovo proprietario del club di Via Aldo Rossi sarà però Yonghong Li. Il Milan è certamente l’affare della sua vita, suo quale ha puntato praticamente tutto senza farsi scoraggiare dalle tantissime difficoltà incontrate lungo il percorso. Difficile reperire informazioni sulle sue attività finanziarie: si sa soltanto che il suo patrimonio è di poco più di 500 milioni di euro in partecipazioni di aziende di packaging, miniere di fosfati ed asset in proprietà immobiliari, detenendo una quota importante di un grattacielo di 48 piani a Guangzhou.
This post was last modified on 14 Aprile 2017 - 10:24