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Da Milanello a Montecarlo: 356 kilometri di speranza

Simone Basilico è giornalista pubblicista dal 2016. Fa parte dello staff di SpazioMilan.it fin dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, e collabora con Sprint&Sport, giornale di informazione sportiva di calcio giovanile e dilettantistico di Lombardia e Piemonte, dal 2015. E’ una delle prime firme del sito, specializzato nel settore giovanile rossonero: ogni weekend sui campi di Primavera, Allievi, Giovanissimi, Esordienti e Pulcini.

E’ tutta la sera che provo a pensarci ma a memoria non me ne viene in mente un altro. Ieri sera la notizia: Massimiliano Mirabelli, appena nominato direttore sportivo del Milan, e Vincenza Montella sono allo stadio “Louis II” di Montecarlo per assistere alla sfida di ritorno dei quarti di finale di Champions League fra Monaco e Borussia Dortmund. Fatico a ricordare l’ultimo viaggio della vecchia dirigenza “sul campo” per vedere da vicino nuovi giocatori. E tiro un gran bel sospiro di sollievo.

Da Milanello a Montecarlo ci sono 356 kilometri. Tanti quanti quelli che Mirabelli e Montella, dopo aver lavorato con la squadra nel centro sportivo varesotto per tutto il giorno, hanno percorso per visionare da vicino i prossimi giocatori da Milan. Chiaramente il primo nome trapelato è quello di Aubameyang. Non credo ad un ritorno del prodotto del settore giovanile rossonero, piuttosto a qualche talentino visto in campo che potrebbe, prima di esplodere, venire a dire la sua in rossonero. Quello che ha bisogno oggi il Milan sono giocatori “alla Vidal”. Il cileno arriva alla Juventus nel 2011, a 24 anni, all’età giusta per potersi esprime al massimo delle sue potenzialità e nel giusto contesto: 12 milioni il costo del suo cartellino, scoperto quando ancora nessuno lo conosceva e ad una cifra appetibile per il nuovo Milan cinese. In bianconero in quattro stagioni colleziona 171 presenze e 48 gol. E’ esattamente il profilo di giocatore che serve al Milan, oggi, per fare il salto di qualità: talenti ancora sotto traccia, con la giusta età e il giusto prezzo. Per scovarli ci vuole bravura e un pizzico di fortuna. In Monaco-Borussia Dortmund un paio erano sicuramente in campo.

Che Mirabelli fosse un gran viaggiatore ce l’avevano già fatto capire: tante le volte in cui si è fatto (anche volontariamente) pizzicare in giro per i campi d’Italia a visionare giocatori. Sicuramente un passo in avanti rispetto al passato quando, di punto in bianco, ci presentavano Gustavo Gomez senza averlo mai visto giocare. E poi i risultati si sono visti. Ben venga Mirabelli, ben vengano altri viaggi come quello di Montecarlo.

Twitter: @basilicosimone

This post was last modified on 20 Aprile 2017 - 00:49

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redazione