Il calcio è materia liquida e quando si lotta punto a punto ogni domenica diventa decisiva e ogni week end può stravolgere le certezze di una settimana prima e viceversa. E’ un po’ quello che è successo al Milan che domenica scorsa è andato a letto con il rammarico e la rabbia per il pari di Pescara e che sette giorni dopo si ritrova davanti all’Inter, a due punti dall’Atalanta e a tre dalla Lazio quarta, per via delle due sconfitte consecutive dei cugini, del pari della Dea e della vittoria del Napoli sugli uomini di Inzaghi.
Alzi la mano ce dopo il triplice fischio dell’Adriatico l’avesse solamente ipotizzato. Sicuramente pochi, pochissimi, anche perché la debacle nerazzurra a Crotone era inimmaginabile anche nella mente dei più ottimisti. E allora può partire con il sereno la settimana più decisiva e adrenalinica della stagione e forse della storia milanista, con il derby e il closing alle porte. Non sarà una stracittadina che vale una finale di Champions come è avvenuto qualche anno fa, non c’è nessuno Scudetto in ballo ma mai come ora, per il Diavolo, esiste la possibilità concreta di tornare in Europa a spese proprio dell’Inter che invece a livello societario vive una stabilità ritrovata e ha una forza economica stratosferica. Un successo che quindi varrebbe doppio e uno specchio per l’altra metà del Naviglio difficile da digerire.
Il Milan è tornato a essere padrone del suo destino, un viaggio velocissimo dalle stalle alle stelline, con un vero e proprio spareggio contro l’eterna rivale. L’aspetto psicologico pende tutto dalla parte della banda di Pioli che non può davvero più sbagliare e che nell’arco di due gare è passata da essere la favorita per arrivare quarta, al rischio di ritrovarsi settima a meno cinque dal Milan se dovesse perdere il derby. I luoghi comuni si sprecheranno ma in attesa della vendita societaria i rossoneri hanno ritrovato i tre punti e hanno vinto e convinto contro un Palermo quasi spacciato ma in un match tutt’altro che scontato, e arriva all’appuntamento più importante con la giusta freschezza mentale. L’Europa passa dalla prossima sfida, in un orario inedito e controverso si decreterà se il Milan potrà tornare a volare oltre i confini nazionali e a giocare in settimana. Se ci riuscirà giocherà il giovedì, per il martedì e il mercoledì bisognerà ancora attendere ma dopo anni bui andrebbe benissimo anche così.