Ma tant’è. Tra qualche ora il Milan che scenderà in campo sarà per la prima volta di proprietà cinese, non sarà di Silvio Berlusconi e non avrà Adriano Galliani come ad. Strano a dirsi e certamente ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi. Infondo 31 anni non sono pochi e, molti di quelli che mi leggono, non hanno mai visto un Milan senza Berlusconi a far da padre e padrone. La prima partita, dicevamo. Non una qualsiasi. Forse la più sentita in assoluto dal tifoso rossonero, la più importante, quella che nessuno vorrebbe mai perdere. Il derby di Milano, tra qualche ora, alle 12.30 terrà milioni e milioni di telespettatori incollati allo schermo, il tutto esaurito a San Siro e il record di spettatori di tutta la storia della Serie A. E, poco importa se vale solo il sesto posto e un posto nella prossima Europa League, ma è il primo derby tutto cinese, il primo della nuova proprietà rossonera e vincerlo potrebbe incalanare il finale di stagione in un certo modo.
Facciamo ora, però, qualche passo indietro. Per la prima volta, nella mattinata di ieri, i tifosi rossoneri hanno avuto la possibilità di conoscere e sentir parlare il nuovo proprietario cinese, Yonghong Li, il suo collaboratore David Han Li e il nuovo ad Marco Fassone. Proprio quest’ultimo diventerà il vero e proprio punto di riferimento per tutta la tifoseria ed in generale il mondo rossonero. Sarà lui la figura manageriale di riferimento, sarà lui ad avere i principali contatti con i calciatori e i vari tecnici, sarà lui a gestire i rapporti con le altre squadre. In conferenza è stato lucido, estremamente professionale, deciso, esaustivo e ha risposto in maniera impeccabile alle tantissime domande e curiosità che gli sono state rivolte. Ha detto inoltre cose importantissime, che ogni tifoso rossonero voleva sentirsi dire. Dalla voglia e l’intenzione di confermare i vari Donnarumma, soprattutto, Suso, De Sciglio e Deulofeu, all’ambizione di tornare subito in Champions League, dal mercato di altissimo profilo che si vorrà fare già in estate con l’arrivo di uno o due top player di livello internazionale, alla conferma di Vincenzo Montella.
Al di là delle rassicurazioni sulla bontà dell’investimento e dell’affidabilità della nuova proprietà cinese, le parole di Fassone possono far sognare i tifosi rossoneri. Ma, ci sono davvero le basi per poter sognare? A patto di non pensare allo scudetto già dalla prossima stagione, tutto lascia pensare ad una risposta affermativa. Fassone è persona seria e preparata e, se avrà la possibilità di lavorare senza intoppi e disagi di qualsiasi genere, porterà sicuramente a casa degli ottimi risultati. Poi c’è Massimiliano Mirabelli. L’ex ds dell’Inter svolgerà analogo ruolo nel Milan e già da mesi sta sondando terreni internazionali e non per sfruttare le sue grandi potenzialità da talent scout. I milanisti devono fidarsi di questo duo perché ha tanto entusiasmo, tantissima voglia di fare e l’ambizione giusta. Se saranno confermati anche i capitali che i cinesi vogliono investire per rinforzare la squadra nei prossimi mercati, i soldi non potevano capitare in mani più giuste. Poi, se alle parole seguiranno i fatti, il Milan non ripartirà da zero, ma lo farà dall’ottimo lavoro svolto in questa stagione da Montella. Ripartirà appunto proprio dal Mister, da Donnarumma, da Romagnoli, Calabria e De Sciglio, da Locatelli, Bonaventura, Suso e forse anche da Deulofeu. Beh, un’ossatura su cui costruire una squadra competitiva c’è, quindi tutto lascia presagire che si può tornare anche a sognare.
This post was last modified on 14 Aprile 2017 - 20:49