Gli episodi avvenuti domenica scorsa durante (bordata di fischi al cambio) e dopo (tensioni nel garage con alcuni tifosi) il match con l’Empoli, potrebbero aver messo la pietra tombale sull’esperienza di Mattia De Sciglio al Milan, cominciata quando il terzino rossonero, oggi 24enne, aveva dieci anni. La sostituzione del secondo tempo di domenica è stata vissuta da De Sciglio come una bocciatura, con Montella che lo avrebbe definitivamente scaricato agli occhi dei tifosi.
Secondo quanto analizza stamane Tuttosport, al difensore rossonero non sarebbe andato giù nemmeno il silenzio del club di Via Aldo Rossi dopo l’aggressione verbale subita nel garage di San Siro: nessun comunicato di solidarietà al difensore nè di condanna agli autori del vile gesto. Sommando tutti fattori si ottiene il risultato che la cessione di De Sciglio sembra ormai inevitabile la prossima estate.
A tal proposito, nella giornata di domani, il procuratore del terzino Giovanni Branchini è atteso a Casa Milan per incontrare Fassone e Mirabelli. Le soluzioni, con un contratto in scadenza nel 2018, sono sol due: o rinnova (si parla del 2022) o viene ceduto a luglio, con Juventus in pole e Napoli subito dietro. Allo stato dei fatti un prolungamento del contratto è molto difficile e pertanto Branchini potrebbe farsi portavoce della volontà del suo assistito di lasciare Milano. Il prezzo? Visto che andrà in scadenza tra un anno, giocoforza non portà essere elevatissimo: si parla di una decina di milioni di euro.
This post was last modified on 27 Aprile 2017 - 10:47