Come suo consueto, l’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, analizza ai raggi x i temi principali del match di ieri tra Pescara e Milan. Partendo dalle chiavi tattiche, nel 4-3-3 del Pescara le novità sono tante e positive: Fiorillo al posto di Bizzarri, Capagnaro che rientra, il rapido Bahebeck al posto del più pesante Cerri e soprattutto Coulibaly per Verre. Il Pescara stavolta non delude, anche se il calcio di Zeman è un’altra cosa.
Sull’altro fronte, schierandosi con lo stesso 4-3-3 degli abruzzesi, il Milan è costretto a giocare uno contro uno ed in mezzo al campo perde i duelli sul piano del dinamismo. Perfino Muntari, che guarda Sosa a distanza, alla lunga diventa più utile alla sua squadra di quanto lo sia l’argentino per il Milan.
Nella partita, prosegue il quotidiano romano, non c’è nessuna svolta: come inizia così finisce. Invece un’autorete di quel genere, (un vero e proprio patatrac tra due giocatori che hanno giocato e giocano in Nazionle) incassata dopo meno di un quarto d’ora, dovrebbe smuovere il Milan ed invece i rossoneri vanno avanti con una marcia sola, peraltro bassa.
This post was last modified on 3 Aprile 2017 - 10:32