“Abbiamo affrontato la trasferta di Pescara, questa domenica, e lo abbiamo fatto con un ingente numero di noi costretto a rimanere a casa, per colpa della pessima gestione dei biglietti operata dal Pescara calcio, ma che poteva essere prevenuta con una scelta che ormai da anni stiamo cercando di spingere,ossia la meritocrazia nell’assegnazione dei biglietti, con la beffa per altro di vedere posti vuoti all’interno del settore ospiti (in teoria esaurito dopo 30 minuti di vendita). Negli anni abbiamo sempre visto una forma di fidelizzazione dei tifosi, legata alle prelazioni in avvenimenti importanti che premiano gli abbonati rispetto a chi fondamentalmente è uno spettatore occasionale delle partite allo stadio. Ci chiediamo come, imponendo la tessera del tifoso con cui è possibile monitorare ogni singolo movimento di una persona, non si sia negli anni pensato di premiare in maniera similare chi frequenta costantemente gli stadi per seguire la propria squadra del cuore, privilegiandolo rispetto al fruitore casuale di un evento. Se è possibile per i big match di champions league non capiamo come sia possibile, non aver applicato una scelta similare per quel che riguarda l’acquisto dei tagliandi per le trasferte in Italia. Soprattutto a fronte della continua spinta da parte dell’osservatorio della tessera del tifoso, come mezzo per premiare i tifosi più fedeli.
Auspichiamo quanto prima una presa di posizione da parte delle società e degli organi preposti a decidere, per arrivare a trovare una soluzione che premi chi ama i propri colori sempre, sia in casa che in trasferta”.
fonte: Curva Sud