Durante tutto il corso di questa stagione, che ormai volge al termine e vede appena sei partite prima del suo epilogo, Vincenzo Montella ha quasi sempre avuto un suo undici dio base da cui ripartire ogni settimana. Chiaro è che, in alcuni casi, ci sono stati infortuni e mercato di gennaio a cambiare un po’ le carte in tavola e a costringere il tecnico rossonero a cambiare uomini e formazione. Il reparto in cui si è avuto di meno l’idea dei tre titolari fissi è stato senza ombra di dubbio il centrocampo. La mediana rossonera è stata per larga parte della stagione, anche a ragion veduta, considerata la zona del campo più in difficoltà. Il quadro generale al momento vede dei calciatori più avanti rispetto ad altri e alcuni che potrebbero diventare importantissimi da qui a fine maggio.
L’attuale griglia di partenza del centrocampo rossonero, però, vede due calciatori ancora non al top della forma, perché reduci da un infortunio (Montolivo e Bertolacci) e Andrea Poli che è sempre partito dietro rispetto a tutti gli altri nelle gerarchie dell’allenatore milanista. Ci sono poi cinque elementi che, al momento, sono quelli più impiegati. Davanti alla difesa è diventato importantissimo e quasi insostituibile, José Sosa. L’argentino ha saputo dare i giusti tempi di gioco alla squadra, ma ha difficoltà a tenere i 90′ e spesso viene sostituito prima. Anche nel derby i crampi lo hanno un po’ limitato e Montella è stato costretto a cambiarlo. La sua alternativa è Manuel Locatelli che, però, nella gara contro l’Inter è entrato da mezzala e ha un po’ spaccato la partita con il suo dinamismo e la sua lucidità con la palla al piede. Il giovanissimo centrocampista rossonera deve ancora crescere molto, ma conferma di poter diventare un perno insostituibile del Milan che verrà, così come potrà essere molto utile in questo finale di stagione.
Era partito come un oggetto misterioso ed è diventato sempre più insostituibile, invece, Mario Pasalic. Il giovane croato è mancato nel derby per squalifica e la sua assenza si è fatta sentire più del dovuto. Ha fisicità, senso della posizione, sa inserirsi molto bene in area e ha trovato quattro gol fondamentali in questa stagione. per caratteristiche è una mezzala diversa da tutte quelle che Montella si ritrova in rosa, infatti, nell’ultimo periodo il tecnico rossonero non rinuncia mai a lui. Mati Fernandez è un po’ più discontinuo, ma nel derby non è dispiaciuto e non è mai stato un mistero la stima che Montella nutre su di lui. Poi c’è Juraj Kucka. Lo slovacco è stato sempre ritenuto uno degli insostituibili per lo scacchiere tattico dell’ex tecnico di Samp e Fiorentina, ma nell’arco della stagione è stato spesso relegato in panchina. Di solito questo succede nelle partite contro squadre meno forti e, quindi, non ci meraviglieremmo se nelle prossime due contro Empoli e Crotone, questa scelta si dovesse replicare.