Nel suo ruolo, quello di terzino sinistro, si alternavano Mattia De Sciglio, Luca Antonelli e addirittura il giovane Davide Calabria, fino a quel momento sempre impiegato a destra. Poi, a gennaio, Vincenzo Montella decide di farlo esordire negli ultimi minuti della gara contro il Torino. Due settimane dopo arrivano una manciata di minuti in più in casa dell’Udinese, ma l’esterno sudamericano non sembra convincere e qualcuno crede che non sia proprio tagliato per la Serie A. Nella successiva partita casalinga contro la Sampdoria, infatti, nonostante tutti i terzini in rosa siano infortunati, il tecnico rossonero decide addirittura di far giocare Alessio Romagnoli sulla corsia mancina di difesa. A quel punto sembra chiaro che la carriera in rossonero di Vangioni può considerarsi conclusa.
Invece no. Nel recupero del mercoledì successivo a Bologna, Montella decide di affidarsi a lui e da quel momento Lionel non esce più dal campo. Gioca titolare anche le successive gare contro Lazio, Fiorentina, Sassuolo e Chievo e diventa pian piano sempre più affidabile. Le sue prestazioni sono in crescendo e al momento non sembra più l’oggetto misterioso che veniva considerato da tutti soltanto fino ad un mese fa. Il rientro di De Sciglio a pieno regime, insieme a quello di Abate, dovranno far prendere una decisione al tecnico che comunque ora sa di avere un’alternativa affidabile a sinistra. Ma c’è di più. Vangioni sembra essere un vero e proprio amuleto di questo Milan che è tornato ad inanellare una serie importanti di vittorie. Con lui in campo dal 1′, infatti, i rossoneri non hanno mai perso ed hanno ottenuto tredici dei quindici punti disponibili. Una casualità, certo, ma per ora l’argentino porta bene ed è uno dei nuovi volti di questo Milan.
This post was last modified on 6 Marzo 2017 - 19:16