La storia rossonera negli Stati Uniti si arricchisce di un nuovo capitolo. Oltre alle tournee estive e alla Supercoppa Italiana del 1993, si ricordano alcune vicende a stelle e strisce legate alla cessione del club. Il fondo Madison inizialmente dimostrò interesse per l’acquisizione, poi entrò in scena l’italo-americano Sal Galatioto.
Con la sua società, la Galatioto Partners Sports, fece da consulente per la scalata cinese al Milan. Tuttosport di oggi, ricorda come Galatioto decise di abbandonare la causa, dopo le difficoltà incontrate dai gruppi cinesi e soprattutto dopo alcune decisioni prese dal suo stretto collaboratore Nicholas Gancikoff, indicato come il maggior responsabile della scissione tra la cordata cinese e Yonghong Li, il potenziale futuro proprietario del Milan.
Sembra proprio lui quindi a dover rilevare la società rossonera, in quanto sembra esser riuscito a reperire dei fondi in prestito dalla società americana, la Elliott Management. Si parla di un prestito di 320 milioni per completare l’acquisizione del club ora in mano al presidente Berlusconi. Una vera e propria beffa maturata in casa propria per Sal Galatioto che fu estromesso dall’affare Milan, al quale gli è anche impedito di dire la propria fino al termine di questa vicenda, fino al termine di questo tanto sperato closing che sembra non arrivare mai.