Questa la spiegazione della decisione presa da Massa in occasione del rigore allo scadere in Juventus-Milan, riportata sul sito di Sky Sport.
Veleno nella coda per Massa, designato da Messina che ha voluto preservare i big per partite ritenute più delicate: le due semifinali di ritorno di Coppa Italia, i derby di di Roma e Milano e Napoli-Juve di campionato, gare per le quali sono tenuti in ghiaccio i vari Orsato, Rocchi, Tagliavento e Rizzoli, in ordine non casuale. Ma – dicono gli spifferi – il designatore non è affatto pentito e ritiene solare il rigore del 2-1. Rigore che viene concesso una ventina di secondi dopo la fine dei 4 minuti di recupero. Va detto subito che l’arbitro ha la facoltà non di accorciare ma di allungare il recupero se ravvisa delle perdite di tempo non fisiologiche: un calcio di rinvio fatto ripetere e i secondi trascorsi prima che Sosa uscisse dal terreno di gioco in occasione dell’espulsione legittimano il prolungamento. A quel punto il rigore deve essere fatto eseguire. Non è netto ma legittimo anche il rigore stesso, concesso da Massa – se non su suggerimento – senz’altro con l’aiuto dell’addizionale Doveri: sul cross di Lichtsteiner De Sciglio infatti va in opposizione tenendo l’avambraccio largo e respinge il pallone. Non una volontà diretta, ma comunque per quel che chiede il regolamento un gesto che si può punire, nonostante la distanza ravvicinata. Il milanista infatti avrebbe dovuto preoccuparsi, come hanno fatto anche suoi compagni durante la gara, di non andare verso il pallone con gli arti ad ampliare l’ingombro del proprio corpo.
fonte: sport.sky.it