Difesa a 3 e Milan, da quando il presidente si chiama Silvio Berlusconi, non sono mai andati d’accordo. Un accostamento difficile da fare anche a parole, figurarsi a vederlo effettivamente in campo. Eppure Vincenzo Montella, da vero scugnizzo, sta riuscendo a far giocare la propria squadra con un trittico in retroguardia, “facendola” sotto gli occhi di chi comanda. Nella ore di vigilia di Juventus-Milan, big match della 28ma giornata, le indicazioni giunte da Milanello confermano la tesi: anche allo Stadium, il Diavolo si schiererà a tre, ma in maniera mascherata. Uno stratagemma tattico per spiazzare Massimiliano Allegri, ex di turno.
Rientrata l’emergenza infortuni e testata l’integrità fisica contro il Chievo Verona, Alessio Romagnoli tornerà nuovamente a vestire la propria casacca numero 13 contro la Juventus, ma in una situazione particolare. L’ex Roma e Sampdoria, di facciata, ricoprirà il ruolo di terzino sinistro, ma effettivamente sarà il terzo centrale di sinistra della linea davanti a Donnarumma. Gli altri compagni di avventura contro Higuain e soci saranno Paletta, prossimo al rientro, e Zapata, confermato dopo le ultime gare. De Sciglio, per una volta, tornerà alle origini, libero di attaccare a tutta fascia l’out di destra, senza l’obbligo di rimanere bloccato. Dalle latitudini del canterano rossonero non graviterà Cuadrado, squalificato, sgravandolo dunque da qualche apprensione in meno in marcatura.
Un esperimento già visto in stagione, ma cambiato negli interpreti. Quella volta, in casa contro la Sampdoria, l’adattato fu Kucka, chiamato ad una gara tutta spinta e folate offensive contro i Doriani. La squadra girò discretamente, costruendo occasioni di una certa pericolosità, a mancare fu il risultato: sorprendentemente a favore degli ospiti, 0-1 gol di Muriel. In barba alla scaramanzia ed al precedente negativo, Montella potrebbe nuovamente varare l’ipotesi tattica nel fortino bianconero, quello Stadium nel quale il Diavolo non ha mai raccolto nemmeno un punto. Una scelta, quella della difesa a 3 e mezzo, studiata per arginare le qualità disarmanti dell’attacco casalingo, capace di unire tenori assoluti come Higuain, Dybala e Mandzukic. Romagnoli terzino e la difesa a 3 mascherata, il guizzo di Montella.