Sta arrivando un momento della stagione in cui la regola del “pensare giornata dopo giornata”, esercizio di retorica tanto caro a tecnici e giocatori, non può più valere come dogma. Sta arrivando un momento in cui occorre capire come potrebbe andare a finire in base a cosa succederà nel prossimo ciclo di partite. E per il Milan, in particolare, quel momento è davvero alle porte. Calendario alla mano, è tutto molto semplice da analizzare. Il salto nel tempo non pretende di arrivare a fine maggio: basta concludere aprile. Parliamo di sei partite, e attenzione ai nomi: Genoa, Pescara, Palermo, Inter, Empoli e Crotone. Esordisce così La Gazzetta dello Sport, oggi in edicola, analizzando la corsa europea del Diavolo di Montella.
Escludendo il derby, prosegue la Rosea, sembrerebbe un calendario assolutamente agevole, termine che potrebbe risultare quasi riduttivo guardando la classifica delle avversarie: su sei gare, le ultime 5 del campionato. La cinquina peggiore del torneo e lo scontro diretto con i cugini nerazzurri, ricapitolando. Ed è proprio qui che, all’interno del Milan, si aprono due diverse correnti filosofiche: quella dei giocatori, rappresentanti da Suso, ovvero fare più punti possibili contro le piccole; quella di Adriano Galliani, convinto che gli scontri diretti siano cruciali. Chi ha ragione? Probabilmente entrambi, replica Gazzetta. Chi sta sopra il Diavolo corre come un pazzo, come dimostra la classifica parziale del girone di ritorno: Inter 21 punti, Lazio 19, Atalanta 17 e Milan 11. I rossoneri hanno pagato il periodo nero tra gennaio e febbraio, quando arrivarono 3 schiaffi consecutivi.
Ma il calendario, teoricamente, offre una sestina perfetta per recuperare posizioni. Le altre concorrenti europee sono attese da una tabella decisamente meno agevole: tutte avranno almeno due big match contro formazioni di vertice. Per capire la forbice nel calendario, rivela il quotidiano, si può fare un piccolo giochino: sommare i punti delle avversarie nelle prossime sei partite. Ebbene: la Lazio affronterà un totale di 228 punti, l’Inter 249, l’Atalanta 235. Il Milan? Una passeggiata di salute in confronto: 146.