La vendita del Milan è appesa a un filo. Un’intera giornata di riunioni tra avvocati e due delle principali banche d’affari internazionali non sono bastate per trovare un accordo. Il punto è sempre lo stesso: Fininvest è disponibile a concedere un mese di tempo alla cordata cinese guidata da Sino Europe Sport ulteriore per trovare i 170 milioni che ancora mancano all’appello per chiudere il passaggio di proprietà del club rossonero? A quanto pare, Silvio Berlusconi è i suoi collaboratori non sarebbero disposti a non perdere altro tempo. Non hanno intenzione di aspettare così tanto, sia perché hanno deciso da tempo di vendere il club che costa alle casse di Fininvest tra gli 80 e i 90 milioni all’anno, sia perché – in base al contratto preliminare – si fanno forti di una caparra da 200 milioni già incassata.
Ma proprio perché Fininvest non ha più intenzione di spendere per il Milan, si sta tentando un’ultima strada. Berlusconi è disponibile ad aspettare ancora fino a settimana prossima: Sino Europe ha garantito che potrebbero arrivare almeno 100 milioni. A quel punto, verrebbero coperti i 520 milioni previsti dal contratto preliminare che finirebbero nelle casse di Fininvest per l’acquisto del 99,9 per cento del Milan. Mancherebbero, invece, i fondi per la gestione del club e per il mercato, ma a quel punto Sino Europe potrebbe allargare il prestito con le banche e avrebbe comunque il tempo per trovare nuovi investitori. Una soluzione buona per Fininvest, meno per la tifoseria. Per questo motivo, Berlusconi potrebbe decidere alla fine di tenere la squadra, per cercare poi un nuovo acquirente, al massimo girando a Sino Europe una quota di minoranza pari ai soldi già incassati.
Di sicuro, nella vicenda, fino a questo momento sono certe due cose. La prima è che ogni decisione è rinviata a domani, quando si terrà in ogni caso l’assemblea dei soci già prevista dagli accordi che regolano il preliminare e che permettono a Fininvest di incamerare la seconda caparra. E non sarà un passaggio scontato: l’Associazione di piccoli azionisti del Milan minaccia battaglia, dopo aver scrritto nei giorni scorsi una lettera aperta in cui si chiede a Silvio Berlsuconi di interrompere le trattative a Sino Europe di ritirarsi “per in adeguatezza”. L’altro notizia, per certi versi paradossale, è l’arrivo a Milano di una decina di giornalisti cuinesi cui Sino Europe ha pagato il viaggio quando ancora si pensava che l’assemblea dei soci sarebbe stata decisiva per il passaggio di proprietà. E domenica saranno anche a San Siro per Milan-Chievo.
Fonte: Luca Pagni, per Repubblica.it.