Dopo aver fatto letteralmente i salti mortali per trovare i fondi necessari ad ottenere da Fininvest la proroga del closing al 14 aprile, Yonghong Li sta ora studiando le prossime mosse, soprattutto quelle da compiere dopo l’ormai imminente (si spera) acquisto del Milan. L’idea principale del broker cinese è quella di quotare in borsa il club di Via Aldo Rossi nel più breve tempo possibile. L’intento di questa mossa è di trovare subito le liquodità per rimborsare il prestito di 303 milioni concesso da Elliott Management.
Il Sole 24 Ore in edicola stamane, precisa che Li avrà 18 mesi per rimborsare il fondo americano ed, oltre alla quotazione in borsa, è alla ricerca di nuovi investitori. Ma dove sarà quotato il Milan? Si è parlato molto di Hong Kong, ma per quotarsi nella borsa dell’ex colonia britannica, è necessario che un’azienda abbia tre bilanci consecutivi in utile.
Ecco, dunque, che spunta il modello Manchester United: ovvero l’Ipo a Wall Street, su cui debuttò nel 2012 il club acquistato dall’americano Malcolm Glazer, che aveva un debito d’acquisto da 790 milioni di dollari, a cui diede grande aiuto la quotazione a New York. Da non scartare, infine le ipotesi Piazza Affari o borse cinesi.
This post was last modified on 29 Marzo 2017 - 10:49