Difesa a prova di azione: nelle ultime cinque, passano solo rigori (e gol in fuorigioco)

Il Milan sta finalmente vivendo un momento di calma e serenità dopo aver trovato il terzo successo consecutivo battendo a San Siro il Chievo Verona. Il gol subito da Donnarumma su rigore contro i gialloblù potrebbe rappresentare una piccola macchia sulla vittoria della squadra di Vincenzo Montella, ma preferiamo vederlo come un segnale positivo. Un segnale che potrebbe spianare la strada del Diavolo verso l’Europa League. Per comprendere meglio la situazione, dobbiamo tornare indietro alla rete di De Paul contro l’Udinese. L’attaccante argentino prima commette un brutto fallo su De Sciglio e poi segna il gol decisivo per la vittoria della squadra bianconera.

Non è nostra intenzione commentare la decisione dell’arbitro Banti di non espellere il giocatore, ma vorremmo solo analizzare la reazione avuta della difesa del Milan: dopo aver subito quel gol, ha letteralmente cambiato il modo di affrontare le partite. Nella gara contro la Sampdoria, le condizioni fisiche precarie di Calabria e Abate, costrinsero Montella a schierare Kucka sulla fascia destra, Romagnoli su quella sinistra e Paletta e Zapata al centro. I blucerchiati vinsero grazie alla rete su rigore di Muriel, ma la prestazione offerta dal reparto arretrato convinse il tecnico rossonero. Nella partita pareggiata contro la Lazio, vista l’assenza di Romagnoli e De Sciglio, i rossoneri sono stati obbligati a rischiare la coppia Vangioni-Gustavo Gomez. Montella ha vinto la scommessa e ha trovato due giocatori volenterosi e affidabili, usciti a testa alta dall’Olimpico avendo subito solo un gol dal dischetto di Biglia.

Il 19 marzo, in occasione della gara contro la Fiorentina, il tecnico del Diavolo ha cambiato un interprete del reparto difensivo con Paletta al posto di Zapata. Il Milan riesce a conquistare i tre punti subendo solo il gol (da annullare per offside) del momentaneo pareggio di Kalinic con la difesa rossonera a dominare il campo e soprattutto gli attaccanti viola. Donnarumma è riuscito poi a mantenere la porta inviolata contro il Sassuolo nella giornata successiva, prima di subire l’ennesimo gol su calcio di rigore da De Guzman del Chievo Verona. Cambiano gli interpreti, ma la sostanza non cambia. La difesa milanista sta facendo molto bene ed è riuscita a far fronte a diverse assenze importanti come quella di Romagnoli. Nelle ultime cinque partite ha subito quattro reti e ben tre su rigore, un dato molto importante se si valutano le difficoltà incontrate dal reparto arretrato durante le ultime stagioni. La strada per l’Europa è stata spianata, l’importante è continuare a percorrerla.

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