Dopo la sosta riparte la caccia alle Coppe: il calendario sembra favorevole, ma lo scorso anno…

La storia si ripete: come lo scorso anno, il Milan si giocherà l’accesso alla prossima Europa League nelle partite contro squadre già retrocesse, o quasi. Sotto la guida Mihajlovic prima e Brocchi poi, il risultato fu disastroso, con soli sette punti raccolti (la miseria di due nel girone di ritorno) contro le derelitte Verona, Frosinone e Carpi. Per ora Montella ha fatto decisamente meglio, raccogliendo bottino pieno nel girone d’andata contro le ultime tre della classifica ed il calendario da qui alla fine sembra arridergli.

In particolar modo nelle prossime cinque partite, quando, intervallate dal decisivo derby “mattutino” del 14 aprile, la truppa rossonera si troverà ad affrontare Pescara (in trasferta), Palermo (in casa), Empoli (a San Siro) e Crotone (allo Scida). Che poi, a pensarci bene, sono le quattro squadre che si stanno giocando la permanenza in Serie A: un bottino di dodici punti è assolutamente alla portata, ma guai a sottovalutare la forza della disperazione di chi tenta di restare aggrappato con le unghie alla massima serie.

Del resto, evidenzia questa mattina Il Corriere dello Sport, mai come quest’anno la lotta alla seconda competizione europea si disputerà su medie punti altissime, contro squadre di grande valore come Inter, Lazio ed Atalanta. Per il Milan (come per tutte le altre, del resto) è fondamentale evitare il sesto posto, che obbliga il malcapitato club a disputare i preliminari di EL con inizio il 27 luglio, costringendolo ad iniziare prestissimo la preparazione e, per quanto riguarda i rossoneri, a rinunciare ai tre milioni di euro di incasso per la partecipazione al torneo estivo International Champions Cup.

 

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