Sono purtroppo lontani i martedì o i mercoledì di Champions dove il Milan incantava in tutta Europa e faceva la parte del leone, giocando sfide impresse nella storia. Ora bisogna accontentarsi dei venerdì come giorni cruciali. Poco male, sono i tempi che cambiano e in attesa, si spera, di tornare a fare tre partite in una settimana, il Diavolo si prepara a giocare due sfide decisive il prossimo 10 marzo. Una, difficilissima, sul campo, contro la Juventus che nel suo stadio non ha lasciato neanche le briciole in questa stagione, e l’altra, forse ancora più complicata, sui rispettivi tavoli di Fininvest e SES, impegnata a trovare altri 100 milioni per ridiscutere delle nuove norme sul closing.
Montella è stato bravissimo a isolare i ragazzi da tutte le perplessità sulla vendita societaria. La squadra gira, contro il Chievo è sembrata tonica dal punto di vista fisico e mentale, ha rosicchiato due punti all’Atalanta e si prepara all’impresa. Quella contro l’ex condottiero Allegri sarà un match fondamentale, non solo perchè è sempre Juventus-Milan, ma anche per conoscere le ambizioni europee dei rossoneri. Uscire con un pareggio o addirittura con una vittoria darebbe un entusiasmo stratosferico al Milan che poi si preparerebbe per il rush finale con una linfa di adrenalina pazzesca nel motore. Perdere vorrebbe dire avere una giornata in meno per recuperare ma la ‘fortuna’ è che in questa giornata si giocherà anche Inter-Atalanta che toglierà punti a una delle due o a entrambe le formazioni. Chi schierare a Torino è l’unico pensiero nella testa del mister che non si farà condizionare dalle vicende esterne: le due punte o un solo centravanti, i recuperi di Suso e Abate, il ballottaggio tra Pasalic e Bertolacci. Questo è quello che conta per il mister e per il presente rossonero.
Per il futuro invece si passa all’altra sfida, delicata e sempre più ingarbugliata. Da quello che filtra entro venerdì o arriva un ulteriore caparra da 100 milioni per concedere la proroga di un altro mese a SES o salta definitivamente la trattativa, con la cordata cinese che perderebbe i 200 milioni già versati. Oltre a questo, nel vuoto di potere che si è creato, si sarebbero infilati altri pretendenti al Milan, come riferisce Premium Sport ( Galatioto e Gancikoff, con il gruppo che fa capo a Sonny Wu, c’è ancora Mr. Bee, ci sarebbe lo sceicco Al Maktum, e il gruppo Fosun con Jorge Mendes). Insomma, nuovi investitori a riempire nuovamente il calderone dell’incertezza. I tifosi, ormai disillusi, aspettano l’evolversi della vicenda, vivendo questi giorni con sconcerto e rassegnazione. L’ultimo rinvio ha fatto crollare le certezze anche dei più convinti che ora non credono più a una cessione, o comunque non hanno più fiducia nei nuovi proprietari. Sul campo e sulle scrivanie, il Milan si gioca una buona parte di presente e molto del futuro. Il giorno indicato è il venerdì, quando di solito si inizia il week end. Vedremo però se ci sarà da festeggiare…