Dopo una normale fase di ambientamento, in cui doveva crescere dietro agli insegnamenti di Gabriel Paletta, il massiccio centrale sudamericano sarebbe dovuto essere il titolare di questo Milan, al fianco di Alessio Romagnoli. Sarebbe dovuto essere, o almeno così ci si aspettava dopo il suo acquisto. Le buone prestazioni, soprattutto nella prima parte di stagione, proprio di Paletta, invece, lo hanno fatto scivolare nelle gerarchie di Vincenzo Montella e non lo hanno più fatto risalire. In questa scelta, però, hanno influito anche le sue di prestazioni che non hanno mai convinto e non sono mai sembrate all’altezza di chi gli sta davanti. Eppure, tra squalifiche ed infortuni dei due titolari, Gomez ha avuto qualche chance, anche in gare importanti come quella contro il Napoli o il derby contro l’Inter.
Qualche partita giocata bene c’è anche stata, ricordiamo ad esempio il secondo tempo nell’eroica vittoria a Bologna, ma in generale non c’è mai stata quella sensazione di affidabilità che un difensore centrale deve per forza di cose garantire. Così, da possibile titolare, Gustavito è diventata una riserva fissa, anzi si è ritrovato addirittura ad essere scavalcato anche da Cristian Zapata nelle gerarchie del tecnico milanista. Non proprio la stagione che si era immaginato, insomma. la sua giovane età (24 anni a maggio), però, impone alla società (qualunque essa sia) uno sforzo per tenerlo e per continuare a credere in lui. Non è mai facile, infatti, soprattutto per un difensore non europeo e per lo più con la sua imponente stazza, abituarsi al Campionato italiano e esprimersi fin da subito al meglio.
This post was last modified on 28 Marzo 2017 - 00:35