CorSport: il derby alle 12.30 come primo passo verso l’esportazione dei diritti Tv

Il derby di Milano in programma sabato 15 aprile, si giocherà alle 12.30. La scelta di disputare un match di così elevata importanza in un orario insolito, fa pensare immediatamente ad una strategia di mercato televisivo. Come scrive il Corriere dello Sport, la Serie A punta ad esportare il proprio prodotto nel mercato asiatico, specialmente in quello cinese.

Seguendo il modello inglese (capofila nell’esportazione del suo calcio nelle latitudini orientali) e quello spagnolo, anche l’Italia punta a farsi vedere in Asia, adeguando gli orari dei propri big-match al fuso orario orientale: per esempio, le 20.45 nostrane, corrispondono alle 3.45 di Pechino; questi orari non attirano fasce di pubblico elevate. Il launch-match inglese invece, è riservato spesso e volentieri alla partita più importante di giornata, mentre negli ultimi anni il clasico Real-Barcellona viene giocato alle 16.00: questi orari corrispondono pressappoco ad un evento in prima serata in Asia, attirando buona parte degli spettatori.
L’obiettivo dichiarato della Serie A è quello di aumentare drasticamente i ricavi ottenuti vendendo i diritti Tv all’estero: prendendo come ordine di paragone il campionato inglese, la Premier nel triennio 2016-2019 ha incassato 3,3 miliardi di euro (solo in Cina i diritti Tv costano 660 milioni per tutto il triennio, acquistati dall’interista Suning che trasmetterà i match sulla piattaforma streaming Pptv).

La strategia di vendita dei diritti all’estero è appena agli albori: non è da escludere una suddivisione in più pacchetti secondo un ordine geografico, attirando più interlocutori e moltiplicando la concorrenza, al fine di aumentare i ricavi. Sicuramente a beneficiarne saranno i club, che avranno maggiore denaro da spartire e potranno competere sul mercato anche con i club inglesi più piccoli, che fanno la voce grossa anche grazie ai proventi che arrivano dai diritti Tv.

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