I conti non tornano, gli investitori si sfilano e i tempi si allungano: closing ancora rinviato di un mese

E quando tutto sembrava per essere messo nero su bianco, ecco nuove, nerissime, nubi arrivare minacciose su Via Aldo Rossi; il closing per la cessione del Milan è stato nuovamente rinviato, anche se per il momento ancora non in via ufficiale. Dopo ore di riunioni tra advisors, studi legali e supermanager, ecco la decisione di rimandare tutto al prossimo 31 marzo, previa versamento dell’ennesima caparra da 100 milioni nei conti di Fininvest. Il tutto perchè, secondo Il Corriere della Sera odierno, i cinesi non vogliono mandare in fumo i 200 milioni già versati.

Nella mattinata di ieri pareva essersi raggiunto il picco di ottimismo, con Berlusconi intenzionato ad accettare la carica di presidente onorario del club e l’indicazione di due volti di alto profilo per il futuro cda (Paturano e Cappelli). Ora, però, i già numerosi dubbi dei tifosi del Milan crescono a dismisura perchè mai si era vista una telenovela simile per la cessione di una squadra, che da due anni a questa parte non trova pace (e nemmeno un nuovo proprietario).

Ma cosa ha bloccato tutta la macchina del closing? Secondo il quotidiano milanese, l’uscita di scena di due dei sette investitori che componevano Sino-Europe, uno dei quali è la China Merchant Bank. Il consorzio pare fosse riuscito comunque a raccogliere quasi tutti i 320 milioni e, nonostante qualcuno avesse consigliato di concludere comunque l’affare e poi procedere in un secondo momento alla raccolta completa dei fondi, Fininvest ha voluto bloccare tutto per non rischiare il patatrac. e in tutto questo chi soffre di più è il numeroso popolo rossonero, sfinito e sfiduciato da una vicenda che sta dando un’immagine a dir poco ridicola di quello che un tempo era uno dei club più rispettati ed apprezzati del Mondo.