Fabio Capello, allenatore del Milan dal 1991 al 1996 e nella stagione 1997/98, ha parlato a Fox Sports della sua esperienza rossonera, rivelando aneddoti che spiegano e giustificano i trionfi del tecnico friulano sulla panchina del Milan, conditi dal record delle 58 partite di imbattibilità: “La squadra era così forte perchè aveva dei fuoriclasse e una mentalità vincente”, ha dichiarato Capello. “Tutti gli allenatori che venivano a vedere l’allenamento del Milan si meravigliavano di come i giocatori fossero sempre puntuali e si impegnassero al 100% in ogni seduta. Mi chiedevano come fosse possibile, perchè erano abituati che le star fossero capricciose e facessero un po’ quello che volevano. Il Milan aveva una sua scuola e questo testimone veniva passato di volta in volta ai giocatori che arrivavano al Milan.
“I primi problemi li ebbi con Savicevic”, continua l’ex tecnico rossonero. “Era abituato a non correre e a non rientrare ed ebbi delle discussioni con il presidente Berlusconi, che vedeva in lui un giocatore straordinario. E io gli dissi che d’ora in poi quando non lo vedevo correre lo avrei tolto, poi si è adeguato alla mentalità del Milan e da allora è diventato un giocatore importantissimo e che faceva la differenza“.