Deulofeu spinge e segna, Vangioni (a suo modo) contiene: la coppia di esterni di sinistra, fino ad un mese fa impensabile, funziona. Inaspettata perché sin da agosto, nonostante fosse arrivato da poche settimane a Milanello, il terzino ex River è finito in fondo nelle gerarchie di Vincenzo Montella il quale, considerandolo poco utile al progetto, aveva suggerito alla società il suo trasferimento, quantomeno in prestito. E non più tardi di gennaio lo stesso era finito nuovamente sul mercato di una società che stava cercando di sfoltire la rosa. Così Deulofeu, arrivato certamente con altre prospettive a causa della partenza di Niang, ma comunque considerato quale eventuale riserva di Bonaventura.
Quando si dice il caso: i gravi infortuni di Jack e di De Sciglio, i titolari su quella corsia, guarda caso entrambi capitati durante la nefasta trasferta di Udine, aggiunti a quelli dei degenti Antonelli e Calabria, spianato aperto la strada alla strana coppia di sinistra. Ma la cosa ancora più inaspettata risulta la sorprendente naturalezza con i quali i due, che per una ragione o per l’altra prima di Bologna non avevano mai giocato una partita ufficiale dall’inizio con il resto della squadra, siano riusciti ad inserirsi nelle dinamiche di un gruppo già rodato e collaudato, collezionando discrete, anzi per quel che riguarda lo spagnolo anche ottime, prestazioni. L’ex canterano infatti è risultato determinante già in due occasioni: nell’eroica trasferta del Dall’Ara , in cui praticamente da solo si è caricato sulle spalle il peso dell’attacco e ha permesso al Milan con le sue accelerazioni di non limitarsi a contenere le offensive rossoblù, propiziando oltretutto il gol dell’insperato vantaggio milanista, e nellavittoria della scorsa settimana contro la Fiorentina, con una rete bellissima che ha fissato il risultato sul definitivo 2-1 rossonero.
Un po’ meno pirotecniche le prestazioni di Vangioni, risultato sì ancora un po’ impacciato e impreciso, ma se pensiamo che fino alla gara contro la Sampdoria a lui il tecnico napoletano preferiva abbassare Kucka sulla linea difensiva, non si possono certo definire deludenti. In attesa del recupero dei tre terzini e salvo avvenimenti miracolosi dell’ultim’ora quindi sarà ancora il numero 21 ad occupare la casella di sinistra domenica prossima con il Sassuolo. Contro gli emiliani, bestia nera dei rossoneri, però non basterà una prova sufficiente caratterizzata dal semplice contenimento: all’argentino si chiede di coordinare a questo una maggiore propensione offensiva e il coordinamento con il collega di fascia Deulofeu, con il quale, se si deve proprio rimproverare qualcosa ai due, deve ancora trovare quei sincronismi che consentano equilibrio in entrambe le fasi di gioco.