Due sere fa, con la punizione-assist dell’1-0 e il pallone recuperato nell’azione del 2-1, Sosa è stato decisivo nella vittoria con la Fiorentina. La svolta a metà febbraio, cambiando il passo della squadra all’Olimpico e dando gas a San Siro. E aver rallentato la corsa di Locatelli – dando però una grossa mano a Montella -, non è un problema. Anzi: permetterà al più giovane (di 13 anni) di crescere senza fretta, riposando anche la testa per un po’.
José si è imposto come regista, un ruolo che può aprirgli nuove possibilità e magari allungargli la carriera. Lui, nel caso, ringrazierebbe perché, escluso Montolivo, rimane il più anziano della rosa (giugno ’85). Nel baby-Milan, esaltato in passato, ora va sottolineato l’apporto centrocampo vintage: quasi nessuno ha la sua esperienza. Pagato 7 milioni e mezzo in estate, ricorda La Gazzetta dello Sport, adesso l’acquisto inizia ad avere un senso. Un acquisto pesantemente contestato: l’argentino è arrivato dopo tappe intermedie e spesso deludenti, come al Napoli o al Bayern Monaco. Meglio al Besiktas, l’ex club, a cui non seguì un impatto positivo in rossonero: titolare in 2 delle prime 4 gare (in generale 10 presenze, sette dal 1’) ma senza convincere. Allora giocava da mezzala, prove insufficienti. Bocciato.
This post was last modified on 21 Febbraio 2017 - 19:29