Inviato a Milanello
Il sole risplende su Carnago, facendo capolino anche all’interno del centro sportivo rossonero. C’è leggerezza nell’aria. Il calore del sole è rinvigorito dalla vittoria contro la Fiorentina e dai festeggiamenti del “cucciolo” di casa, come lo chiamano i compagni. Il sorriso di Gianluigi Donnarumma per i suoi 18 anni è contagioso, capace di coinvolgere tutti nei suoi festeggiamenti: dai compagni allo staff tecnico, giornalisti inclusi. Vincenzo Montella, alla vigilia di Sassuolo-Milan, respira questo ambiente positivo e decide di scherzarci sopra in conferenza stampa: “È solo l’inizio, ma mi auguro che si possa lasciarlo in pace adesso. È tutta la settimana che è il suo compleanno (ride, ndr)”.
Montella è sereno, sa di aver conquistato punti che valgono doppio nello scontro diretto vinto contro la Fiorentina. Ma attenzione al Sassuolo, autentica bestia nera degli ultimi anni. Nello spogliatoio, la voglia di cambiare il trend del Mapei Stadium è forte ed il tecnico si fa portavoce generale: “Non c’è solo Berardi da affrontare, ma un gruppo ben allenato da un amico come Di Francesco. Le critiche dell’andata sono ormai alle spalle e abbiamo voglia di vincere, magari dominando“. In scena alle 15 in quel di Reggio Emilia, il Diavolo scenderà in campo per l’ultima volta (dovesse concludersi al meglio il closing) sotto il controllo di Silvio Berlusconi; il tecnico non nega l’emozione dell’evento: “Non mi piace parlare delle cose ‘probabili’, nel caso dovesse rimanere ne sarei felicissimo perché sarò eternamente grato per l’occasione Milan. Non è previsto nulla per salutarlo, ma aspettiamo qualche giorno e conosceremo il futuro“.
E rimanendo in tema, nonostante la dedica post Viola, tra le parti non c’è stato alcun contatto: “Non ci siamo sentiti in settimana, mi rapporto con Galliani che è sempre presente“. Tra un pensiero alla prossima Europa League e al rush finale del campionato: “lasciamo lavorare gli arbitri che adesso si entra nel momento dove i punti pesano doppio”, Vincenzo sogna ad occhi aperti con i colleghi di Milan TV: “Oggi Ancelotti compie 1000 panchine da allenatore. Se mi chiedete dove vorrei festeggiarle io, non ho dubbi. Dico al Milan”. La strada è lunga caro Vincenzo, e alle porte c’è una settimana storica. Ma prima testa al Sassuolo, per continuare a sorridere in campionato.