C’è il passato, ovvero la Fiorentina che ha portato in Europa grazie ai 3 quarti posti conquistati in campionato. C’è il presente e cioè la sfida di San Siro proprio con l’ex Viola, un vero e proprio spareggio di classifica dopo quello dell’Olimpico. E poi c’è l’avvenire perché, a prescindere da chi sarà il nuovo padrone, è chiaro che i risultati non potranno essere ininfluenti nella decisione di confermarlo o meno in panchina. Per Vincenzo Montella sarà davvero una serata speciale, un impegno a 360 gradi.
In realtà l’allenatore non è che stia pensando molto ai cinesi. Nessuna previsione, quasi mai commenti, solo la (scontata) constatazione di rapportarsi sempre e solo con l’attuale società. Il suo karma, ormai da mesi. Nemmeno sotto data gli interessa mostrare qualcosa di diverso e comunque, nonostante le generiche voci di rassicurazione arrivate nei giorni scorsi, sapendo pochissimo della cordata non si possono nemmeno conoscere – o almeno non ancora – i loro programmi e le conseguenti intenzioni sull’Aeroplanino. In estate il suo nome era stato approvato in condivisione, ma sempre in modo vago ammette Tuttosport: da chi? Forse da Yonghong Li? Poche certezze. In ogni caso l’Europa è una necessità non solo economica ma anche strategica e di immagine: fallirla sarebbe un colpo difficilissimo da superare.
This post was last modified on 19 Febbraio 2017 - 15:01