Il Milan è stato mediocre per tutto il girone d’andata, per gli analisti, ma vinceva una partita dopo l’altra. Adesso il mondo rossonero va alla rovescia: dati in crescita ma classifica in recessione. Montella ha già spiegato i vari parametri in ascesa – pericolosità, possesso palla, passaggi, conclusioni e cross, baricentro più alto, reparti corti e meno azioni subite – e ha ragione, nonostante suoni stranissimo su una squadra che perde.
I numeri, però, possono anche rimanere un attimo in panchina e lasciare spazio alle parole di queste ore, soprattutto alle prossime due gare di campionato con Bologna e Lazio. Ieri, a Casa Milan, c’è stato un incontro fra allenatore, Galliani e il ds Maiorino per affrontare insieme la difficile situazione: si prosegue come se nulla fosse cambiato, stesso modulo e fiducia verso l’Europa League. Poco dopo sono arrivate le scuse pubbliche e in diretta di Bacca, reduce da un cambio polemico con la Samp. Caso chiuso anche se a San Siro, nel post di domenica pomeriggio, Carlos e Vincenzo hanno avuto uno scambio acceso di opinioni dinnanzi al gruppo negli spogliatoi, come svela La Gazzetta dello Sport. Un mezzo litigio mai comunque esagerato, poi la tensione si è spenta. Le scelte del mister inizieranno domani sera, perché c’è da risolvere i problemi di un attacco che ha segnato 3 gol di reparto in 7 gare. Rispetto all’andata, nelle stesse giornate i numeri sono positivi: 5 a 4.20 i tiri in porta, 11.33 a 9.78 i dribbling, 65.33 a 54.56 le palle recuperate, 53.5 a 50.4 il baricentro, 61.6 a 51.4% il possesso, 4.33 a 4.5 le conclusioni concesse, 54.7 a 41.5 la produzione offensiva.
La tendenza spiega che il Diavolo di oggi è meglio rispetto a novembre-dicembre, quando per esempio conquistò la Supercoppa a Doha. Magari è meno brillante, di sicuro concretizza meno. E vive o muore con gli esterni d’attacco: il gioco passa da lì e fatica ad arrivare alla punta. Bacca non dà una mano al Milan e viceversa, non a caso Montella ha probabilmente pronta la soluzione per il Dall’Ara: Lapadula titolare.