Domenica sera, in occasione dell’incontro valido per la venticinquesima giornata di campionato, il Milan di Vincenzo Montella ospiterà la Fiorentina di Paulo Sousa. I gigliati, che al momento occupano l’ottava posizione della classifica e si trovano a un punto dai rossoneri, sono una squadra pericolosa ma, allo stesso tempo, altalenante. Le ultime due trasferte dei toscani, che comunque dispongono delle carte in regola per espugnare San Siro, sono infatti caratterizzate dalla sonora sconfitta subita per mano della Roma e dal pirotecnico pareggio contro il Genoa.
Punti di forza: il centrocampo centrale; la spinta sulla destra.
Nella zona nevralgica del terreno di gioco, i viola dispongono di due incontristi come Vecino e Badelj, abili in fase di interdizione, capaci di fare filtro con regolarità e di garantire contrasti, solidità e compattezza, e di un facitore di gioco del livello di Borja Valero che, pur presentando qualche limite dal punto di vista del dinamismo, presenta doti tecniche e senso del gioco. Inoltre, sulla corsia di destra, dovrebbe scendere in campo Federico Chiesa che, pur non essendo ancora continuo nel rendimento e presentando problemi in fase di non possesso, sa proporsi in avanti molto bene, è capace di superare l’uomo con continuità e creare superiorità numerica e mettere in luce le proprie qualità balistiche.
Punti deboli: la fascia sinistra; il reparto arretrato.
Sulla corsia mancina, la Fiorentina potrebbe incontrare numerosi problemi. Maxi Oliveira evidenzia problemi in fase difensiva, tanto da concedere spesso ampi spazi, da non presidiare al meglio la zona di competenza e da essere superato negli uno contro uno con troppa facilità. Discorso simile va fatto per i tre centrali di difesa, che faticano nella comprensione dello sviluppo delle azioni, presentano lacune relative alla mobilità, offrono un rendimento nel complesso discontinuo e non sono nuovi a gravi sbavature e a errori ingenui.
Giocatore chiave: Borja Valero.
Regista dotato di tecnica, fosforo, senso del gioco e intelligenza tattica, soprattutto qualora entrasse bene in partita, lo spagnolo potrebbe coordinare al meglio i compagni di reparto e rappresentare l’ago della bilancia dell’economia della Fiorentina. Dai suoi movimenti e dalle sue giocate, per lo meno per quanto riguarda la fase tattica, potrebbe dipendere il rendimento della compagine di Sousa.