Filippo Maniero, ex attaccante rossonero, è intervenuto in esclusiva a Top Calcio 24, nel programma “SpazioMilan – L’emozione Rossonera“. Queste le sue dichiarazioni.
“Penso che la strada sia quella giusta, in un anno, può capitare un periodo in cui le cose non vadano bene. Non è che siccome vanno male tre partite si debba ricominciare. E’ un momento difficile, le cose non vanno per il verso giusto, ma è sbagliato dire che la stagione del Milan sia disastrosa. Viste le occasioni avute dal Milan contro la Samp, avesse segnato, non saremmo stati qui a parlare di un periodo nero. Capita che la palla non voglia entrare e che le avversarie vincano con il minimo sforzo. Quando si perde, si tirano fuori tantissimi problemi. La cosa più importante è stare tranquilli e migliorare la fase difensiva che nelle ultime partite ha faticato un po’. Per il resto, credo che il lavoro di Montella non sia in discussione, specie stando a quanto si vede sul campo. Obiettivi? Il primo è tranquillizzare l’ambiente, lavorare su ciò che va meno bene. Solo il lavoro giornaliero può dare qualcosa di buono nei momenti difficili. Bisogna lavorare sul campo, sulle cose che non vanno bene, e basta. Quando le cose vanno male, servono i fatti: la domenica bisogna dimostrare quanto fatto, sul campo, in allenamento“.
E ancora: “Bacca o Lapadula? Bacca non si discute, come giocatore, ma il gesto di domenica al momento della sostituzione ha manifestato il suo malessere. Si tratta di segnali poco belli, significa che il ragazzo non è tranquillo, sa di non attraversare un bel periodo e, in campo, si vede. Quando il gol non arriva, per un attaccante, non va bene. Il suo nervosismo non fa bene a nessuno, soprattutto alla squadra. Bacca è più conosciuto di Lapadula, ha fatto bene anche a livello internazionale. Mentre Lapadula l’abbiamo scoperto l’anno scorso, in Serie B, a Pescara: deve dimostrare di essere da Serie A. Giocando poco, però, non è facile per Lapadula. Quando un giocatore è in discussione, non è semplice. Dovesse giocare anche Lapadula, sarebbe con i fari puntati: se non facesse gol o una buona partita, ci si chiederebbe se sia meglio lui o Bacca. Al Milan, quando chiamati in causa, bisogna essere pronti. Ma quando hai sempre dietro di te un altro giocatore che può prendere il tuo posto, è difficile: appena le cose non vanno, appena non si segna, sono tutti pronti a dire che è più bravo quell’altro. Questo dualismo può essere negativo sia per Bacca, sia per Lapadula“.