Fabrizio Villa collabora con SpazioMilan.it da settembre 2011, dopo esser stato realizzatore nel 2010 per Sky Sport.
In termini di risultati, questo inizio di 2017, non ha regalato soddisfazioni. Anche dando uno sguardo al rendimento atletico, si nota come non vi siano più quegli strappi dirompenti a metà secondo tempo, che spesso avevano consentito alla squadra di portare a casa i tre punti.
Più possesso palla, ma paradossalmente meno controllo del match. Baricentro più alto, ma meno reti segnate e qualcuna di troppo subita. Tutte indicazioni che denotano un calo che coinvolge la rosa al completo, vuoi un po’ per gli infortuni e forse anche per qualche cartellino sventolato con eccessiva facilità.
Tra i più in difficoltà in ogni caso appare il giovanissimo Manuel Locatelli. Non ce ne voglia il Loca se lo facciamo notare. Ha fatto tenerezza il suo viso deluso al momento del cambio all’Olimpico, ma né la sostituzione né le osservazioni su quanto e dove possa migliorare, devono scalfire la sua ascesa nella massima serie.
È corretto tuttavia dire che il vituperato Sosa, in questa fase del campionato può dare qualcosa più di lui. Ha ritmi anch’egli compassati, ma è più propenso al cambio gioco, al lancio in profondità e l’educazione nel piede destro non gli manca. A Roma, quel minimo di produzione offensiva che ha concesso al Diavolo di raggiungere il pareggio, va ricondotta al Principito.
Il futuro resta di Locatelli. Ci mancherebbe che per qualche match di appannamento si vada a mettere in dubbio un talento come il suo. Forse però, in un Milan diverso, anche il suo ruolo potrebbe cambiare. Nelle poche circostanze in cui l’abbiamo visto qualche decina di metri più avanti, abbiamo sempre visto giocate di qualità, doppi passi, tiri da fuori e un portamento elegante a testa alta. Giocando anche sotto ritmo rispetto al frenetico calcio di oggi, la sua tecnica può fare la differenza. E se Manuel sotto sotto, fosse un numero 10?
Twitter: @fabryvilla84
This post was last modified on 17 Febbraio 2017 - 16:20