Locatelli, il momento più difficile. Adesso conta la testa

Manuel Locatelli sta attraversando il periodo più difficile della sua giovane carriera. Sono passati poco più di 4 mesi da quando Vincenzo Montella ha inserito stabilmente il baby centrocampista rossonero nel Milan “dei grandi”. L’inizio di questo percorso può essere paragonato a un sogno. Locatelli va in gol nella folle rimonta contro il Sassuolo; poco dopo guadagna il posto da titolare a causa dell’infortunio capitato a Montolivo e dopo qualche settimana segna un’altra rete decisiva, questa volta alla Juventus campione d’Italia in carica.

L’ascesa di Locatelli si è però momentaneamente arenata. Il ragazzo sta attraversando un momento di evidente difficoltà, confermato dalle sue pallide prestazioni in campo. Lunedì scorso contro la Lazio, il playmaker rossonero ha giocato 45′ deludenti, fino alla sostituzione avvenuta all’intervallo. Nei match precedenti con Bologna, Sampdoria e Udinese il copione è stato simile, con un Locatelli mai nel vivo del gioco.

In generale, dall’inizio del 2017, Locatelli ha perso smalto e brillantezza. La sua regia illuminante si è affievolita per lasciare spazio a passaggi semplici, corti e orizzontali, e a una posizione fin troppo prudente, quasi da difensore aggiunto. Al Milan di oggi questa involuzione tattica, ma soprattutto psicologica, non è per niente utile.

Locatelli, è bene ricordarlo, è un classe ’98, ha soltanto 18 anni e avrà tempo per acquistare ulteriore esperienza. Probabilmente le fortissime emozioni provate a inizio stagione, unite alle aspettative troppo elevate, hanno influito sul giocatore, che adesso deve reagire a livello di testa. Momenti simili sono comuni nelle carriere di tutti i giovani calciatori. Superare questi ostacoli è uno step fondamentale percresce, ed eventualmente ricoprire il ruolo di top player. I mezzi ci sono. Adesso serve la scossa, la reazione, il cambio marcia.

Twitter: @Fede0fede

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