Sempre Gigio, ancora una volta Gigio. Perché nell’impresa epica, così come l’ha definita anche Vincenzo Montella, di Bologna, nonostante siano passate in primo piano le prodezze balistiche e le progressioni di Deulofeu e la rete del buon Pasalic, c’è anche e soprattutto lo zampino di Donnarumma, che al 65′ ha tenuto a galla i rossoneri, già in nove uomini, con una parata su Krejci che ha avuto dell’incredibile. Il classico momento sliding doors insomma: se quella palla fosse entrata, adesso probabilmente staremmo parlando della quarta sconfitta consecutiva del Milan (che in doppia inferiorità numerica difficilmente avrebbe saputo reagire alla rete), di una crisi e di un tecnico in bilico, magari anche da esonerare. E invece no. Quel guizzo impensabile, ripensandoci ora, è valso almeno due punti e cinque giorni di quiete e serenità all’allenatore napoletano e a tutto lo spogliatoio.
Pazzesco pensare che sia stato messo in discussione nelle ultime gare. E’ vero, contro il Napoli l’intervento su Callejon è rivedibile, così come il tuffo sul tiro di De Paul a Udine. Ma, oltre a quello di mercoledì sera, i miracoli di Donnarumma a fatica i riescono a contare sulle dita di una mano. Ma non iniziando a numerarli da inizio stagione, bensì considerando gennaio come punto di partenza. Con il Napoli evitò il 3-1 su Mertens; a Udine furono almeno due gli interventi provvidenziali su Duvan Zapata e con la Sampdoria in casa, domenica scorso, si è rivelato provvidenziale su Linetty a botta sicura a pochi passi. Senza voler ricordare, per l’ennesima volta, col rischio di diventare scontati e monotematici, che si tratta di un atleta classe ’99, che non ha ancora compiuto 18 anni.
A proposito dei 18 anni. Il 25 febbraio, tra quindici giorni per intenderci, Gigio diventerà maggiorenne e quindi potrà finalmente firmare un regolare contratto da professionista.
Questo ormai si sa, anche perché il tormentone rinnovo è già cominciato da prima della fondamentale sfida stagionale contro la Juventus in Supercoppa. L’accordo pareva essere avviato e sulla buona strada. Si è parlato di un un prolungamento quinquennale e di un ingaggio, proposto dal suo agente Mino Raiola, vicino ai 5 milioni di euro a stagione. Nelle ultime settimane invece il silenzio più totale e questo preoccupa particolarmente i tifosi rossoneri perché il procuratore italo-olandese non sarebbe nuovo a colpi di scena. Sicuramente si attende che vengano chiarite le vicende societarie e che si concluda perciò il passaggio di proprietà dalla famiglia Berlusconi alla cordata cinese, con la quale si dovrà concordare il negozio. L’obiettivo di Raiola infatti sarebbe quello di sfruttare l’arrivo dei nuovi investitori per strappare un contratto faraonico a favore del suo assistito prima di valutare le offerte che, come immaginabile, stanno giungendo da tutta Europa.