Christian Pradelli è giornalista professionista e direttore di SpazioMilan.it dalla sua fondazione, l’8 marzo 2011. Dirige parallelamente il free-press pomeridiano Mi-Tomorrow. Collabora con La Gazzetta dello Sport e Yahoo Sport Italia. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter ed è opinionista per Milan Tv. È la voce ufficiale del Milan per TopCalcio24, canale del gruppo Mediapason (canale 62 del DTT).
Ieri mi sono esibito in una delle mie solite provocazioni su Facebook, dedicando più a Montella che alla rosa o alla presenza/assenza della società i miei dubbi. Apriti cielo. E giusto così, ci mancherebbe altro. D’altronde, anche solo pensando alla Supercoppa di Doha, giochi meno bene ma gira tutto bene, benissimo. E alla fine alzi la coppa. Oggi è un po’ diverso: sei macchinoso, ma credi comunque occasioni; sbagli tanto e devi reinventarti. Ecco il punto: reinventarsi. Questa squadra, questo 4-3-3, senza Bonaventura non gira più. E finisce per non girar più nemmeno quel Suso che è stata grande fortuna della prima parte della stagione.
Insomma, tanto è stato bravo Montella a trovare la quadra all’inizio di un’annata che si preannunciava tribolatissima, quanto ora, senza il suo Jack di cuori, fatica a dare senso ad un 4-3-3 che senso non ne ha più. Perché non ha equilibrio con un’ala come Deulofeu che ha gran potenziale, ma che gioca anche molto da solo. E se si somma un Suso che Bacca non lo vede nemmeno con la luce piena dei giorni d’estate, la frittata è bell’e fatta. E poi che succede? Perdi 1-0, ma proponi ugualmente il cambio sistematico Bacca-Lapadula. Solo Bertolacci prova a ricordare alla truppa che il 70 è, in teoria, il designato alla rete. Male.
Morale: Lapadula ha l’occasione giusta, ma se la mangia alla grande. Poi magari anche Bacca avrebbe sbagliato, eh. All’andata, a Genova, non successe. Ma con i se e con i ma non si fa certo la storia. Nemmeno quella di questo Milan, che se al momento non ha una società fattivamente presente e operativa, che se al momento ha una rosa mediamente scarsa, non può permettersi di avere anche un allenatore poco lucido.