Franck Kessie, centrocampista rivelazione dell’Atalanta, nonché obiettivo del Milan e non solo, ha parlato al sito ufficiale dei bergamaschi:
“Stagione così? Sinceramente non me l’aspettavo, almeno così. Sapevo che avrei potuto fare bene, ma non pensavo così bene alla prima stagione in Serie A. Sono un po’ sorpreso anche io, ma per questo so che devo ringraziare mister Gasperini. Lui ha fatto tanto per me. Venivo dalla B, eppure mi ha subito dato fiducia. Lui ha sempre detto che se ti alleni bene, alla domenica giochi. Ed è stato un grande stimolo a dare sempre il meglio”.
E lo hai ripagato con un rendimento fantastico e già sei gol segnati. Dove vuoi arrivare?
“In estate mi ero fissato un obiettivo preciso: l’anno scorso avevo fatto quattro gol, per cui avevo detto che avrei voluto farne otto quest’anno. Me ne mancano ancora due. In più vorrei fare ancora qualche assist: ora sono a due, vorrei arrivare a sei per raddoppiare quelli dell’anno scorso. Ma soprattutto vorrei dare un contributo importante per portare il più in alto possibile l’Atalanta, magari anche in Europa”.
Domenica andate a Palermo. Dalla sconfitta dell’andata è cambiato tutto.
“Quella partita aveva segnato il momento più difficile della nostra stagione e il ricordo di quella sconfitta ci sarà utile domenica. Queste sono le partite che considero più difficili, più di quando affronti le grandi. Perciò dovremo fare una grande gara e affrontarla nel modo giusto”.
In partita anche nei momenti delicati, non hai paura a prenderti responsabilità: da dove arriva questa personalità?
“Perché per me il calcio è prima di tutto un gioco. Io mi diverto ancora a giocare. Sono altre le cose di cui aver paura. Della guerra bisogna aver paura, non di una partita di pallone. E quando gioco ripenso ai tanti sacrifici che ha dovuto fare la mia famiglia per permettermi di realizzare il mio sogno. E anche quelli che ho fatto io, come arrivare in Italia a 18 anni. Non è stato facile, ma mi dà ancora più forza per andare avanti e cercare di fare sempre meglio”.
Ora sei diventato un beniamino per tanti ragazzi. Come è cambiata la tua vita?
“Mi basta uscire per una passeggiata per capire che qualcosa è cambiato. Ora la gente mi ferma, mi chiede una foto o un autografo. Prima non accadeva spesso. E devo dire che mi fa un grandissimo piacere. E’ sempre bello sentire l’affetto della gente”.
Il tuo rapporto con la città com’è?
“Mi piace Bergamo, è una città bella e tranquilla dove si vive bene. Io poi passo tanto tempo in casa, ma mi piace anche andare a giocare a bowling coi miei amici”.