Domenica alle 15 il Milan proverà a continuare la sua rincorsa ad un posto nella prossima Europa League andando a sfidare al “Mapei Stadium” il Sassuolo di Mister Eusebio Di Francesco. Un brivido lungo la schiena sarà sicuramente intercorso tra tutti i tifosi rossoneri non appena hanno conosciuto il prossimo avversario del Diavolo. Eh già, perché il Sassuolo da tre anni a questa parte è un po’ diventata la vera e propria bestia nera del Milan. Non si parla solo di sconfitte, infatti, ma di clamorosi passi falsi che il più delle volte sono diventate vere e proprie sentenze per gli allenatori rossoneri. E, se a Milano i rossoneri hanno battuto i neroverdi tre volte, perdendo soltanto in un’occasione, a Reggio Emilia, casa del Sassuolo, i rossoneri contano tre sconfitte su tre.
Vincenzo Montella, infatti, ha già incrociato i neroverdi sulla panchina rossonera e, in quell’occasione ad inizio ottobre, il Milan riuscì a spuntarla per 4-3 grazie ad una rimonta pazzesca ed indimenticabile. I veri dolori, però, arrivano quando sono i rossoneri a giocare questa gara in trasferta. Un altro 4-3, infatti, nel gennaio del 2014 costò la panchina a Massimiliano Allegri e coincise con quell’incredibile ed indimenticabile poker di Domenico Berardi, vero e proprio spauracchio di tutte le retroguardie rossonere. Anche per Clarence Seedorf, nonostante la vittoria a San Siro nell’ultima gara della stagione 2013/2014, il Sassuolo significò l’ultima gara sulla panchina rossonera. Nella stagione successiva, invece, Pippo Inzaghi fu sconfitto due volte da Eusebio Di Francesco, prima il giorno dell’Epifania a San Siro, nella gara che coincise con l’inizio dell’incredibile declino del suo Milan, e poi a Maggio, a Reggio Emilia, nella sua terz’ultima partita da allenatore milanista.
Anno nuovo, allenatore nuovo, stesso copione. Se la gara di ottobre in casa contro i neroverdi sarà ricordata per sempre come l’esordio assoluto in Serie A di Gianluigi Donnarumma e fu vinta per 2-1 dal Milan, poco meno di un anno fa, ad inizio marzo, anche Sinisa Mihajlovic ha dovuto fare i conti con la FatalSassuolo. Un 2-0 finale netto ed inequivocabile, arrivato grazie alle reti di Alfred Duncan e Nicola Sansone e ad un Milan che cominciò bene la partita, ma fu incapace di rialzarsi dopo la rete dello svantaggio. Quella gara segnò anche per Mihajlovic l’inizio della fine con un Milan che era nel suo miglior momento stagionale, ma da lì in poi intraprese un tunnel senza via d’uscita che, poco più di un mese dopo, costò al tecnico serbo la panchina e al Diavolo l’accesso in Europa League, proprio a vantaggio degli emiliani.