Una classifica cortissima, una lotta serrata che terrà tutte le squadre interessate con il fiato sospeso fino alla fine, salvo eventuali colpi di scena. La lotta per lo scudetto e quella per non retrocedere non ci sarà e, a dir la verità, non c’è mai stata: troppo forte la Juventus per le altre, troppo deboli Palermo, Crotone e Pescara per poter fare i punti necessari a raggiungere la quota salvezza. Di contro, però, c’è molta incertezza tra le squadre che si trovano immediatamente dietro la Juventus. Roma e Napoli si giocano secondo e terzo posto, anche se l’Inter spera di rientrare a pieno titolo nella lotta Champions, mentre, proprio l’Inter, Atalanta, Lazio e Milan sono in lotta per la qualificazione in Europa League. Non abbiamo inserito la Fiorentina che al momento è molto staccata dalle altre, ma i viola, infilando una serie consecutiva di vittoria, potrebbero tornare a sperare.
Il pass per la prossima Europa League sarà staccato da quarta, quinta e, molto probabilmente, anche sesta in classifica, a meno che la Lazio, unica che non fa parte delle prime tre a poter ancora vincere la Coppa Italia, non arrivi settima e trionfi, appunto, nella competizione nazionale. Solo in quel caso non ci sarà spazio anche per la sesta. Il Milan, al momento, è in settima posizione e quindi sarebbe fuori da ogni discorso. La classifica, però, recita così: Atalanta e Inter al quarto posto con 48 punti; Lazio sesta con 47 e Milan settimo con 44 punti. Se questa lotta sarà così accesa e aperta fino a maggio, potrebbe essere molto probabile che due squadre possano arrivare appaiate e con gli stessi punti al termine del campionato. In quel caso il regolamento della nostra Serie A prevede che a decidere sia il vantaggio negli scontri diretti.
Una buona notizia questa per il Milan che con le squadre in lotta per l’Europa League, fino a questo momento, non ha mai perso. Vittoria e pareggio contro Lazio, così come contro la Fiorentina (sempre se i viola tornassero prepotentemente in corsa). Questa situazione, come detto, pone il Milan nella possibilità di poter arrivare a pari merito con entrambe e di finire comunque davanti. Atalanta e Inter, invece, che attualmente sono un po’ più lontane, a quattro punti, devono ancora essere affrontate nella gara di ritorno, dopo il pareggio dell’andata. Qui per avere il vantaggio negli scontri diretti bisognerà molto probabilmente vincere, anche perché un altro pareggio darebbe alla differenza reti totale la possibilità di diventare giudice della classifica finale e, con entrambe le compagini nerazzurre, i rossoneri devono recuperare parecchio terreno sia a gol fatti che subiti.