La certezza l’avremo soltanto pochi minuti prima del fischio d’inizio di domani sera ma la sensazione che trasuda dalle parole di Montella è che in avanti partirà titolare Lapadula. La gara di Bologna, che doveva rappresentare una continuità nelle prestazione e che è diventata crocevia di una stagione da montagne russe, vedrà l’ex pescara protagonista dall’inizio.
Tra Bacca e Montella è tutto chiarito, il colombiano ha chiesto scusa e pagherà una cena a tutti i compagni per farsi perdonare ma le prestazioni restano deludenti e molto al di sotto delle aspettative. Questo il motivo principale dell’esclusione dagli undici titolari del Dall’Ara. Il problema della mancanza di servizi da parte dei centrocampisti non regge più, l’ex Siviglia è avulso dal gioco al di là delle sue caratteristiche da punta stabile. Deve e può concedere più soluzioni a deve aumentare la pericolosità in area. Una staffetta e un’alternanza che ci riportano indietro di qualche mese. Lapadula è dalla gara contro l’Atalanta che non parte titolare: era il 17 dicembre scorso e nella testa e nel cuore del Milan pulsava la finale di Doha. Poi in campionato è sempre partito il 70 che è tornato a segnare contro Cagliari e Torino. Il problema principale dei rossoneri è proprio l’aspetto realizzativo: 8 gol per il Peluca, 4 per il Lapa, troppo pochi se si vuole tornare in Europa. Eppure la squadra crea gioco, spedisce in area una marea di cross, cerca molto le combinazioni in verticale ma punire i portieri avversari sembra essere diventato una chimera.
Ora toccherà al numero 9 milanista invertire la rotta, contro un Mirante ancora stordito dai sette gol napoletani. Lapadula, che compie oggi 27 anni (auguri!), è l’idolo dei tifosi anche se gli ultimi errori grossolani hanno raffreddato l’affetto. Il gol sbagliato contro la Sampdoria è frutto di una mancanza di spensieratezza e non di pressione. L’anno scorso ha segnato caterve di gol così, sporchi e ‘facili’, e ha già dimostrato di sapere come si segna a San Siro, reti da tre punti. E’ una questione mentale, chissà che questo cambio non ridia fiducia a Lapadula e responsabilizzi maggiormente mister trenta milioni, pagato e voluto per fare la differenza e per riportare il Diavolo in giro per il continente a metà settimana.