La trattativa culminata con il mancato approdo al Milan di Carlos Tevez, a seguito del rifiuto di Alexandre Pato di firmare con il Paris Saint Germain, compie oggi cinque anni. Era giovedì 12 gennaio 2012 quando, dopo due mesi di negoziazioni con il City e con l’entourage della punta originaria di Ciudadela, Adriano Galliani si trovava a Manchester per firmare i documenti relativi al passaggio dell’Apache in rossonero.
L’operazione era ormai andata in porto. Affinché il braccio destro di Silvio Berlusconi trovasse il denaro utile a chiudere la trattativa, tuttavia, era necessario che il Papero, ormai in rotta con lo spogliatoio rossonero e con Massimiliano Allegri, passasse al club della Tour Eiffel. Una formalità, sulla carta. Invece, proprio quando l’ex numero sette rossonero aveva già abbandonato la seduta di allenamento e si stava dirigendo verso l’aeroporto, arrivò un contrordine e la trattativa sfumò.
Mai si saprà con esattezza chi fu, in quel freddo pomeriggio di gennaio, a bloccare l’operazione sul più bello. C’è chi dice sia stato Silvio Berlusconi, non convinto di rimpiazzare un giovane con un giocatore dall’età più avanzata, e c’è chi sostiene sia stata Lady B, ai tempi fiamma di Pato (che prontamente dichiarò che il Milan era casa sua e che non avrebbe voluto lasciare il capoluogo lombardo), a congelare la trattativa.
Di certo, risultati alla mano e prestazioni di Tevez con la casacca della Juventus, frenare l’avvicendamento tra la punta argentina e quella brasiliana non fu una mossa vincente. Il resto sono solo chiacchiere.