Quarti di finale conquistati e testa che si ributta al campionato, consapevoli ancora una volta di aver messo un mattoncino in una stagione che è partita bene e sta continuando alla grande. La prova di maturità di tutta la squadra è stata apprezzata da tifosi, staff e critica. Il solito Milan attendista nel primo tempo, cambio di ritmo e gol nel secondo: solita solfa. A spingere sull’acceleratore questa squadra Juraj Kucka.
Lo slovacco è l’ago della bilancia che è mancato col Cagliari, quel giocatore in grado di distruggere il gioco avversario e rapidamente andare a fare superiorità numerica nella metà campo avversaria. Nello spento primo tempo di San Siro a brillare è Belotti, ma con la maglia rossonera a vedersi è solo Kucka. Corre, mette muscoli e fiato al servizio della squadra che sembra non bilanciata con Bertolacci e Sosa ancora in rodaggio e mostra lati tecnici del suo essere calciatore che raramente si vedono. Bellissima la volée che finisce a lato di un soffio. Poi il gol. L’azione sembra sprecata con Lapadula che non batte sotto misura, ma dal nulla sbuca lui e rimette in pista il Milan.
This post was last modified on 13 Gennaio 2017 - 23:35