SM RELIVE/ Abate a Milan Tv: “Obiettivo? Tornare in Europa. Nessuno si aspettava questo Suso, Donnarumma resta con noi. Su Montella e Mihajlovic…”

Capitano e protagonista della notte di Doha, Ignazio Abate sarà ospite di una speciale puntata di Coffee Break su Milan Tv. Insieme all’attuale capitano rossonero, sarà presente anche la Supercoppa TIM vinta contro la Juventus. Segui, grazie alla nostra diretta testuale, tutte le dichiarazioni del terzino del Diavolo. Tutto live, tutto su SpazioMilan.it!

LE DICHIARAZIONI IN DIRETTA 

La conclusione di Ignazio Abate: “Vi ringrazio per avermi ospitato. Ringrazio ogni tifoso milanista. Mi raccomando, abbiamo bisogno di voi per questo 2017. Un abbraccio“.

Le differenze di Montella: “Ottimista di natura e ha la grande dote di trasmetterlo a tutti. E poi è equilibrato, in ogni momento. In più è lucido nell’analisi, importante per noi al fine di capire la realtà delle cose”. 

La voglia di rivedere il tifo a San Siro: “Li vedo in aumento e ci sostengono sempre, questo bisogna dirlo. Dobbiamo crederci tutti. San Siro deve diventare un inferno per gli altri. Chi arriva deve capire che è veramente difficile. Negli ultimi anni c’era un andazzo particolare, erano tutti sfrontati, tutti devono capire che adesso è dura“.

La difficoltà dei prossimi impegni: “Ci serve ogni pedina della nostra rosa, e il mister in questo è bravo. Ora dobbiamo pedalare perchè inizia il vero momento chiave del campionato. Non dobbiamo pensare al futuro, bensì rimanere concentrati per ogni gara. Sarà un mese e mezzo di fuoco, cerchiamo di raccogliere più punti possibili anche perchè tutti ci aspetteranno al varco. Se siamo diventati grandi, ora bisogna diventare grandissimi“.

Obiettivo stagionale: “Tornare in Europa. Non voglio deludere i tifosi o illuderli, ma credo che i prossimi mesi ci diranno chi siamo“.

Assist dei terzini: “Quest’anno stiamo facendo un gioco particolare. Ci alterniamo spesso io, Suso e Kuco, quindi non abbiamo un’unica soluzione. Questo metodo sta funzionante, quindi anche gli assist sono più suddivisi“.

La fame di Carlos sottoporta: “No, è tranquillo. È un grandissimo professionista“.

L’assenza da gol per De Sciglio: “Arriverà, ma non ha l’assillo della rete“.

Il gol mancato contro il Crotone: “Non me lo fate vedere, che gol che ho sbagliato“.

La famiglia: “I miei figli sono tanti affezionati a me, forse perchè mi vedono poco e quando torno non mi lasciano mai“.

Su Donnarumma: “Gigio è diventato giustamente idolo dei tifosi. Ma lui ha sempre trasmesso l’amore per questa maglia. Secondo me, ma anche secondo lui io penso, non si vede con un’altra maglia addosso in Italia. Sono tranquillo, tanti anni con noi”. 

Il discorso motivazionale prima delle partite: “La leadership o c’è o non c’è. Ma per ogni partita mi vengono pensieri diversi. A Roma, ricordo che eravamo dati per battuti in partenza, ma eravamo a pari punti e ho cercato di farlo capire a tutti. Certe serate sono nel nostro DNA, lavoriamo per farle nostre”. 

Il tuffo di Cristiano Ronaldo in Milan-Real Madrid: “In quel momento lì speravo solo che l’arbitro non mi buttasse fuori (ride, ndr) perchè non stavo avendo molta fiducia“.

I giovani presenti in rosa: “Stiamo coltivando il futuro ma non bisogna metter loro troppa responsabilità. Vivranno passaggi a vuoto ma in questo so che il mister sarà bravissimo“.

Lo strano rapporto tra Milan e Pirlo: “Ho visto che è andato a Vinovo, ma non so che dire. È una situazione particolare per lui, ha finito con i bianconeri in Italia quindi magari gli viene naturale tornare lì. Mentre al Milan ora è tutto diverso, sono cambiate tante cose dal suo addio”.

L’esordio con il Milan: “Tutto successe in maniera velocissima. Rivaldo se ne andò e Galliani spinse per avermi in prima squadra, pochi giorni dopo debuttati. Ero seduta al fianco di Nesta in panchina, quando il mister mi disse di entrare non riuscivo nemmeno a togliermi il giaccone per l’emozione. Con alcuni di loro ho stretto delle amicizie durature“.

L’importanza del padre calciatore: “Mi ha sempre lasciato libero nelle scelte, credendo in me. Non ha mai inciso, logico che dopo le partite ci confrontiamo ma è sempre stato molto rispettoso”.

Il senso di apparenza al Milan: “È fondamentale. Tanti ragazzi vengono dal nostro settore giovanile, quando non si vince stanno male. È questo il segreto. Tutti italiani che tifano Milan. Ragazzi sani, professionisti, la base per i prossimi anni“.

Abate ringiovanito?Non lo so, sono solo contento delle mie prestazioni. Ma anche lo scorso anno con Mihajlovic ho fatto bene. Anzi, ci tengo a ringraziarlo pubblicamente perchè se abbiamo disputato la Supercoppa è anche merito suo. Ha riportato equilibri in spogliatoio. Gli auguro il meglio, a parte nella gara di TIM Cup contro (ride, ndr). Ci aveva dato tanto ed eravamo molto legati, ripeto, non posso che ringraziarlo“.

Le difficoltà iniziali della stagione: “Non dobbiamo mai dimenticarle, non dobbiamo farci uscire dalla testa le contestazioni. Ma questo gruppo è sano, sazio e vuole togliersi ancora delle soddisfazioni“.

La crescita di Suso: “Ad essere sinceri, non se lo aspettava nessuno. Bisogna dare onore e meriti a questo ragazzo che è andato al Genoa apposta per crescere e maturare. Sapevamo potesse avere qualità, ora non ci dobbiamo più accontentare di lui. La strada è ancora lunghissima”. 

I nuovi principi di gioco di Montella della fascia destra: “Tutto il gruppo sta facendo un buon campionato, non solo io. Il mister vuole tanto da me, sopratutto i movimenti con la catena di destra. Io ho più libertà di Mattia, deve stare più bloccato per difendere. Io invece posso scambiarmi o alternarmi con Kucka o Suso. Montella è molto bravo, abbiamo lavorato su questo materiale fin dal primo giorno. Tutto ci viene più facile, adesso, è un’idea tattica che è riuscito a metterci nella testa“.

Su Milan-Napoli: “Dobbiamo arrivarci bene, quindi prima bisogna fare il massimo contro il Cagliari. Non sarà facile, vogliamo i 3 punti”. 

I tanti giocatori campani del Milan: “Io ho un forte rapporto con la mia terra. Sono molto legato, ho avuto anche un’esperienza importante con il Napoli. Quindi torno sempre volentieri a casa“.

La vittoria in campionato contro la Juventus come svolta stagionale: “Può essere, ma questa squadra è un continuo crescendo. Ci sono tanti step, come la gara contro la Sampdoria o il Sassuolo, lì abbiamo dimostrato cuore e attributi. Lì abbiamo svoltato, poi le grandi squadre si vedono nella continuità. Questo è e deve essere il nostro obiettivo“.

Entusiasmo e festeggiamenti ormai alle spalle?Sì, ce lo siamo detti chiaramente. Era giusto festeggiare e dobbiamo ricordare le celebrazioni, con tutti i nostri sacrifici. Questo deve darci la spinta per il futuro, rimanendo concentrati sin da domenica. Anche perchè arriviamo da anni in cui la prima partita fatichiamo sempre. Dobbiamo attaccare subito la spina, ma siamo super concentrati“.

Inter o Juventus, quale Supercoppa preferisci?Contesti completamente diversi. Allora erano favoriti e con un grandissimo gruppo. A Doha contro una superpotenza, quindi la soddisfazione è doppia“.

Bonaventura cuore rossonero: “Assolutamente. Jack ormai è un leader dello spogliatoio all’interno di un gruppo di giovani, italiani e con questi colori nel sangue. Ogni giorno sanno stupirmi per professionalità ed umiltà“.

La scelta dei rigoristi: “Merito del mister, poi nessuno si è tirato indietro. Questo era un grande segnale“.

Gli attimi antecedenti i rigori: “Ci siamo abbracciati in cerchio e ci siamo urlati che non era finita. Con il cuore potevamo portarla a casa, e così è andata“.

Rammarico Coppa Italia: “Quella finale non ci è mai andata giù, così era giusto che toccasse a noi questa volta. A Doha si è visto un grande gruppo, una grande squadra. Abbiamo preso uno schiaffo e ci siamo presi la coppa“.

L’importanza della fascia da capitano e il gesto con Montolivo alla premiazione: “Dopo tanti anni di sofferenza, vederlo in borghese e in difficoltà  per l’infortunio, mi è venuto naturale il gesto, alzare la coppa insieme. Nei momenti in cui le cose non vanno bene, hanno preso di mira i giocatori più anziani, ma sapevamo che prima o poi ne saremmo usciti”.  

Leonardo, ex giocatore e tecnico del Milan, invia un sms in diretta. Questa la risposta di Abate: “Sarò sempre grato al mister, mi diede subito grande fiducia fin dal ritiro. Piano piano, mi ha trasformato lui in terzino destro“.

Le prime dichiarazioni del rossonero: “Fa ancora effetto vedere certe immagini, è normale. Dopo tanti anni, è una bella soddisfazione“.

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