Donnarumma non poteva desiderare 2016 migliore, ma è nei primi mesi del nuovo anno che dovrà accadere uno dei passaggi più importanti della sua (giovane) carriera. A febbraio diventerà maggiorenne, particolare che gli permetterà di firmare un prolungamento fino a cinque anni.
Gigio si è imposto come colonna del Milan del presente e anche i cinesi hanno lo stesso parere: viene considerato come uno dei 4-5 giocatori su cui fondare la rinascita, costruendo un gruppo vincente per l’avvenire. Il portiere sta benissimo in rossonero, vive e tifa per questi colori sin da bambino – nella Supercoppa di Doha, ma non solo, ha baciato lo stemma sulla maglia – e quindi non è semplice riconoscenza. Il “problema” in questa storia, però, è che il protagonista a sorpresa non sono società né calciatore ma l’agente, Raiola. Lui continua a voler aspettare il closing, l’atto conclusivo per porre fine alla cessione-telenovela del club, per capire se le intenzioni della potenziale proprietà in arrivo convergano con quelle del suo assistito. Il famoso procuratore, sottolinea La Gazzetta dello Sport, avrebbe già considerato promettente il domani del Diavolo se ha dato l’ok per il rinnovo di Bonaventura, invece su Donnarumma resta molto più prudente. Galliani (ottimo il rapporto con Raiola) non può che limitarsi a fare il garante per conto dei cinesi, già attivi grazie a Marco Fassone: priorità assoluta il rinnovo del 17enne, ecco perché il prossimo ad e dg di via Aldo Rossi incontrerà prima il Condor e poi Mino appena dopo il closing. La volontà sembra chiara: firma fondamentale e in tempi rapidi.
Tutto si concentrerà fra la fine di febbraio e l’inizio di marzo: il 25 il compleanno del nativo di Castellammare di Stabia, il 28 attese le autorizzazioni del governo di Pechino all’esportazioni di capitali, il 3 marzo la deadline societaria, giusto in tempo per completare il procedimento. Se l’esito sarà positivo, allora Donnarumma verrà messo al sicuro, con un consistente aumento dell’ingaggio (a cifre considerevoli per un ragazzino). Basterà aspettare, forse.