Un girone per convincere, qualche partita per prendersi la maglia da titolare e non lasciarla più. Tra i tanti rossoneri che stanno sorprendendo e con Montella hanno alzato l’asticella del loro rendimento abituale, ce n’è uno che ad inizio stagione non avremmo mai pronosticato. Stiamo parlando di Gabriel Paletta, difensore italo argentino che ad agosto sembrava addirittura dovesse andar via ancora una volta in prestito. Come nella scorsa stagione quando, non rientrando nei piani di Mister Sinisa Mihajlovic, andò a giocare a Bergamo facendo un’ottima annata con la maglia dell’Atalanta. Ed è proprio contro l’ex tecnico serbo del Milan che è cominciata la seconda vita rossonera di Paletta. Oggi, ad un girone di distanza, c’è di nuovo il Torino e di nuovo Andrea Belotti ad incrociare il cammino del roccioso difensore rossonero.
Sì, proprio quel Belotti che lo ha fatto ammattire già due volte in questa stagione. Cominciando proprio da quella domenica di tardo agosto quando, alla prima giornata di campionato, Milan e Torino si incontrarono per la prima volta. Allora ebbero la meglio i rossoneri a San Siro, ma Paletta si fece espellere a tempo scaduto, per doppia ammonizione, procurando il rigore che poteva cambiare il destino di quella partita. Donnarumma fece il miracolo proprio su Belotti (che precedentemente però aveva già timbrato la rete del momentaneo 1-1) e salvò risultato e reputazione del compagno di squadra che quella partita, prima del rosso, la giocò anche abbastanza bene. Giovedì scorso le strade delle due squadre e dei due giocatori si sono incrociate di nuovo. Ancora una volta ha avuto la meglio il Diavolo, ma ancora una volta “il Gallo” ha colpito e ha fatto soffrire il centrale rossonero.
Questa sera ci sarà la terza e ultima sfida tra granata e rossoneri. I tifosi rossoneri si augurano che lo scontro diretto tra i due possa andare appannaggio di Paletta questa volta, anche perché il bomber granata è in uno stato di forma straripante. In mezzo a queste sfide, però, c’è stato tutto un girone, quello di andata, in cui l’ex difensore del Parma e della Nazionale italiana ha mostrato grande affidabilità e personalità. Cattivo, pronto, grintoso, si è conquistato partita dopo partita la fiducia di Vincenzo Montella ed è diventato un titolare inamovibile al fianco di Alessio Romagnoli. Gli errori si contano sulle dita di una mano e la coppia con il giovane centrale italiano è diventata una delle più affidabili del campionato. Qualche piccola battuta d’arresto, come l’espulsione a Marassi contro il Genoa, che ci può stare, ma nel complesso un girone d’andata super, partito proprio da lì, da Andrea Belotti e da quell’espulsione.