Un’altra prova da dimenticare, un’altra partita senza spunti e senza gol. Il periodo nero di M’Baye Niang sembra non avere fine e continua senza sosta. Alla galleria degli orrori si è aggiunta un’altra pagina. Il 2017 si è aperto come si era chiuso il 2016 ed il francese del Milan sembra davvero in una parabola discendente che non accenna a risalire, nemmeno per sbaglio. Fino all’88’ di Milan-Cagliari, in realtà, questo era un discorso che avrebbe riguardato anche Carlos Bacca, ma il colombiano si è in parte salvato grazie al gol che ha regalato i tre punti al Diavolo. Per Niang, invece, non c’è alcun segnale positivo, alcun elemento di ripresa che possa far ben sperare. Il periodo è buio e non ci sono più alibi.
Eppure la partita contro i sardi era cominciata bene. Un tiro in porta pericoloso, tanta corsa e la voglia di farsi vedere per dimostrare a tutti di meritarsi la fiducia di Vincenzo Montella dopo l’esclusione totale nel corso della finale di Supercoppa italiana. Con il passare del tempo, però, la sua prestazione è andata sempre più in picchiata verticale, tra tiri completamente sballati, passaggi sbagliati e dribbling non riusciti. Dopo un intero girone e quando abbiamo raggiunto a tutti gli effetti la metà esatta di stagione, il bottino di tre gol è troppo misero per un attaccante rossonero che è stato quasi sempre impiegato da titolare. L’astinenza in zona gol ha raggiunto quasi i tre mesi e l’ultimo squillo, che tra l’altro coincide con l’ultima prestazione positiva, risale al 16 ottobre nella vittoria di Verona contro il Chievo.
This post was last modified on 10 Gennaio 2017 - 19:55