La prima certezza è che Niang lascerà il Milan, la seconda che il rapporto con Montella si è progressivamente sfilacciato. L’allenatore, nella conferenza stampa di ieri, ha usato pochi giri di parole palando di “regressione”, di uno stop – per motivi anche oscuri – nel suo percorso di crescita. Più incerta, invece, la sua prossima destinazione, visto che si oppone al Genoa e aspetta ancora la Premier.
Il francese in estate era il giocatore su cui l’Aeroplanino voleva fondare la forza offensiva della squadra, adesso – ammette La Gazzetta dello Sport – è il primo di cui si sente di poter fare a meno. In mezzo sono successe tante cose, buone all’inizio e cattive alla fine. Tre gol nelle prime otto giornate di campionato, offrendo pure un ottimo apporto a livello di manovra, poi la lenta e inesorabile discesa: dal virus influenzale che l’ha destabilizzato agli sgoccioli di ottobre alla partecipazione minima con Torino e Napoli, giocando solo 10’ su 180’ e entrando con un pessimo atteggiamento all’Olimpico; ricordando, poi, la panchina fissa in Supercoppa. Dopo alcune lamentele pubbliche, a Milanello c’è stato un confronto diretto e acceso: non una lite degenerata, ma forse uno sfogo eccessivo di fronte alla presenza di qualche compagno. Vincenzo ha già dato il suo via libera: per lui può andare. Resta da capire dove. L’operazione – in prestito – preferita dalla società rossonera è con il Genoa, in cambio di Ocampos (o Lazovic, in alternativa). L’accordo è quasi totale, però manca il sì di M’Baye che non è proprio un dettaglio. Stand-by.
This post was last modified on 25 Gennaio 2017 - 14:05