Niang, Honda e Calabria: più di 20 milioni di guadagno. Ma Galliani preferisce il loro riscatto in campo

Era il giocatore della rosa che incuriosiva di più Montella nella conferenza di presentazione, proiettato come punto di riferimento della squadra, invece per Niang si parla di 2017 come anno del riscatto. Dopo un avvio luminoso, il francese si è spento chiudendo in ombra – doppia panchina, Atalanta e Supercoppa – la prima parte di stagione; in questi casi l’allenatore lo ha escluso per scelta tecnica, avanzando sempre Bonaventura e inserendo Bertolacci.

Il Milan, a gennaio, cerca un esterno offensivo che giochi prevalentemente a destra, dettaglio che mette al sicuro M’Baye, impegnato sulla fascia mancina. Però non si può non sottolineare la possibile plusvalenza, comunque improbabile, in caso di cessione: pagato 2 milioni dal Caen, farebbe incassare almeno sette-otto volte di più. Ma società e mister lo stimano ancora parecchio, chiedendogli una netta risalita per tornare quello di avvio campionato, quando per esempio con Torino e Napoli fu decisivo grazie a gol e assist. Prestazioni positive, fattore, poi s’è perso e con Crotone e Roma è stato decisivo al contrario: doppio rigore sbagliato, dopo un calo fisico fra Pescara ed Empoli. Anche Honda aspetta. Da via Aldo Rossi sono stati chiarissimi, sottolinea La Gazzetta dello Sport: il giapponese non si muoverà fino alla scadenza di giugno, nonostante lo spazio ridottissimo e le possibili offerte inglesi e americane in arrivo. Un altro guadagno in meno. Arrivato a zero nel 2014 dal CSKA, è passato dai 6 gol nelle prime 7 gare (periodo Inzaghi), dalle 14 presenze dal 1’ da fine dicembre 2015, ai miseri 96’ in cinque giornate nella Serie A in corso.

Calabria-Galli-SMIn difesa invece, più che ad Antonelli bisogna guardare a Calabria, fermo da ottobre – in precedenza 3 partite da titolare – per colpa di un problema alla caviglia che lo ha fermato per mesi. Solo due giorni il rientro in gruppo. Pure qui ci sarebbe un beneficio economico in caso di partenza: i 3 rossoneri, insieme, garantirebbero un gruzzoletto superiore ai 20 milioni. Però Davide è uno dei giovani e italiani provenienti dal vivaio, quindi l’esperienza di Galliani (al 62esimo mercato) consiglia di rinunciare ai soldi e preferire il rilancio sportivo.

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